Il breve testo conclude un lungo lavoro iniziato durante la vita del collezionista Paolo Consolandi, come accompagnamento di una rassegna presso il museo Maga. L'attitudine dell collezionista cambia nel tempo diventando sempre più vicina all'operato di artisti di natura concettuale. La ricerca di sperimentazioni radicali e giovani diventa primaria e ottiene la supremazia su di una concezione di arte come decoro. Si tratta della maggiore collezione milanese, o almeno di quella concepita con maggiore longevità e coerenza, dopo quella di Giuseppe Panza di Biumo, in continuità con un collezionismo milanese illuminato e spesso aperto a esperienze e informazioni internazionali.
Dal decoro al pensiero / Fron Décor to Thought
Angela Vettese
2010-01-01
Abstract
Il breve testo conclude un lungo lavoro iniziato durante la vita del collezionista Paolo Consolandi, come accompagnamento di una rassegna presso il museo Maga. L'attitudine dell collezionista cambia nel tempo diventando sempre più vicina all'operato di artisti di natura concettuale. La ricerca di sperimentazioni radicali e giovani diventa primaria e ottiene la supremazia su di una concezione di arte come decoro. Si tratta della maggiore collezione milanese, o almeno di quella concepita con maggiore longevità e coerenza, dopo quella di Giuseppe Panza di Biumo, in continuità con un collezionismo milanese illuminato e spesso aperto a esperienze e informazioni internazionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.