Potremmo partire da un’ipotesi del corpo del/la performer come corpo queer. Crossdressing, travestimento, travestitismo, cambio di genere hanno funzionato come motori drammaturgici che hanno di volta in volta, e daccapo, esplicitato e messo in discussione la divisione sessuale della scena e la sessuazione dei ruoli. Un'altra ipotesi. Vorrei esplorare la reazione del riso prodotta non per via di significato o di parola, ma da corpo a corpo: nella performance, del teatro fisico, nella danza. Azioni possibili: mettere in scena altre corporeità, ricombinare i generi, gli organi, le anatomie / talvolta si ride perché non si riconosce il corpo che agisce sulla scena. E ancora, per aprire altri spiragli. Judith Butler in Gender Trouble significa il performativo in relazione al drag, e la parodia è il genere a cui si riferisce molta letteratura femminista: è possibile aggiornare gli immaginari? Trovare altri motori e altri chiavi? Quali estetiche e quali poetiche possiamo rintracciare che sono già all’opera sulla scena? Una ricognizione di pratiche sperimentali e sovversive che si fanno linguaggio e che s/mobilitano anche alcune categorie e pratiche del politico.
RRrrrri-ri-rii/de/re è un'azione corporea! : trasmissione da corpo a corpo e poetiche della distanza nelle arti performative contemporanee
Ilenya Caleo
2020-01-01
Abstract
Potremmo partire da un’ipotesi del corpo del/la performer come corpo queer. Crossdressing, travestimento, travestitismo, cambio di genere hanno funzionato come motori drammaturgici che hanno di volta in volta, e daccapo, esplicitato e messo in discussione la divisione sessuale della scena e la sessuazione dei ruoli. Un'altra ipotesi. Vorrei esplorare la reazione del riso prodotta non per via di significato o di parola, ma da corpo a corpo: nella performance, del teatro fisico, nella danza. Azioni possibili: mettere in scena altre corporeità, ricombinare i generi, gli organi, le anatomie / talvolta si ride perché non si riconosce il corpo che agisce sulla scena. E ancora, per aprire altri spiragli. Judith Butler in Gender Trouble significa il performativo in relazione al drag, e la parodia è il genere a cui si riferisce molta letteratura femminista: è possibile aggiornare gli immaginari? Trovare altri motori e altri chiavi? Quali estetiche e quali poetiche possiamo rintracciare che sono già all’opera sulla scena? Una ricognizione di pratiche sperimentali e sovversive che si fanno linguaggio e che s/mobilitano anche alcune categorie e pratiche del politico.File | Dimensione | Formato | |
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