Il libro “Guida alle chiese ‘chiuse’ di Venezia”, edito nel 2020, restituisce riflessioni e materiali per guidare ad una visita impossibile dentro un patrimonio inaccessibile in una città estremamente esposta e guardata. A volte cose, edifici, luoghi perduti tornano, sono riscoperti. Molte architetture attendono oggi una nuova occupazione, alcune di queste sono eredità, monumenti dai muri secolari. Il sempre più evidente abbandono che caratterizza il patrimonio ecclesiastico in Italia e in Europa testimonia quanto l’uso “disegni”, anche in sua assenza, le città. Trenta chiese presenti nel centro storico di Venezia, non più utilizzate per il culto, la cui porta è prevalentemente chiusa sono qui guardate come ritrovamenti. Questi vuoti sono letti come un “arcipelago” per sottolineare un’intenzione di progetto, un voler vedere in modo sistemico elementi difformi, per ipotizzare una rifondazione della città a partire di nuovo da questi luoghi ritrovati. Il libro raccoglie riflessioni sul tema, lo stato dell’arte, la sua urgenza, la metodologia di ricerca, i risultati e le possibili prospettive, un affondo sugli aspetti giuridici e un altro testo dedicato a riflessioni desunte dalla visita diretta di alcuni luoghi, diversi progetti fotografici impostati per restituire la condizione reale degli spazi, una mappatura dei luoghi e una schedatura delle chiese impostata sul tema dell’uso, alcuni risultati di sperimentazioni progettuali tesi a verificare gli assunti teorici, una bibliografia organizzata per temi. Tutte le parti del libro, a parte i tre contributi attribuiti, sono stati sviluppati sotto la responsabilità scientifica delle tre autrici. La ricerca è stata impostata, nel 2014, su uno stato dell’arte disarticolato in affondi di diverse discipline, dalla storia dell’architettura alla fisica tecnica, la sua originalità consiste nella costruzione di uno sguardo d’insieme orchestrato intorno all’idea di città, i casi studio sono l’occasione per riflettere sulle vie del progetto in relazione all’uso e alla nozione di “eredità”. Il libro è stato costruito nelle sue diverse parti per fornire gli strumenti utili ad avviare altre strade di ricerca, su questo punto, ad esempio, nel 2024 è stato edito il volume “Guida alle chiese ‘chiuse’ di Napoli di Luigi Ruggiero, risultato di una tesi di laurea di cui è stata relatrice Sara Marini allo Iuav. Il suo scopo era anche quello di sollevare un’attenzione al tema, da allora altri testi hanno affrontato la questione da altre angolazioni, come testimonia ad esempio il volume “Chiese chiuse” di Tomaso Montanari, edito nel 2021, che cita la guida veneziana. Il libro è stato progettato in forma di guida per rivolgersi anche ai visitatori della città di Venezia, per portarli a vedere alcuni spazi presenti ma chiusi in città e soprattutto per condurli a riflettere sui modi e sugli obiettivi della visita ai luoghi. Il volume riassume parte della ricerca “Le chiese chiuse di Venezia” sviluppata da Sara Marini dal 2014 al 2019 all’interno del Dipartimento di Culture del progetto dell'Università Iuav di Venezia a cui hanno collaborato i professori Micol Roversi Monaco, per gli aspetti giuridici, e Luigi Latini, per quanto concerne l’architettura del paesaggio. L’indagine è stata parzialmente sviluppata all'interno del progetto di ricerca nazionale Prin “Re-cycle Italy” (2014-2016) e nell’ambito del progetto di ricerca “Heritage ed estetica della contemporaneità” sviluppato con il professor Nicola Emery, per quanto riguarda gli aspetti filosofici, dell’Accademia di Architettura (Mendrisio), Università della Svizzera italiana, visiting professor nel 2015 presso Iuav, hanno partecipato al progetto in qualità di assegniste di ricerca le dott.sse Sissi Cesira Roselli e Elisa Monaci.
Guida alle chiese “chiuse” di Venezia
Marini, Sara
;Roversi Monaco, Micol;Monaci, Elisa
2020-01-01
Abstract
Il libro “Guida alle chiese ‘chiuse’ di Venezia”, edito nel 2020, restituisce riflessioni e materiali per guidare ad una visita impossibile dentro un patrimonio inaccessibile in una città estremamente esposta e guardata. A volte cose, edifici, luoghi perduti tornano, sono riscoperti. Molte architetture attendono oggi una nuova occupazione, alcune di queste sono eredità, monumenti dai muri secolari. Il sempre più evidente abbandono che caratterizza il patrimonio ecclesiastico in Italia e in Europa testimonia quanto l’uso “disegni”, anche in sua assenza, le città. Trenta chiese presenti nel centro storico di Venezia, non più utilizzate per il culto, la cui porta è prevalentemente chiusa sono qui guardate come ritrovamenti. Questi vuoti sono letti come un “arcipelago” per sottolineare un’intenzione di progetto, un voler vedere in modo sistemico elementi difformi, per ipotizzare una rifondazione della città a partire di nuovo da questi luoghi ritrovati. Il libro raccoglie riflessioni sul tema, lo stato dell’arte, la sua urgenza, la metodologia di ricerca, i risultati e le possibili prospettive, un affondo sugli aspetti giuridici e un altro testo dedicato a riflessioni desunte dalla visita diretta di alcuni luoghi, diversi progetti fotografici impostati per restituire la condizione reale degli spazi, una mappatura dei luoghi e una schedatura delle chiese impostata sul tema dell’uso, alcuni risultati di sperimentazioni progettuali tesi a verificare gli assunti teorici, una bibliografia organizzata per temi. Tutte le parti del libro, a parte i tre contributi attribuiti, sono stati sviluppati sotto la responsabilità scientifica delle tre autrici. La ricerca è stata impostata, nel 2014, su uno stato dell’arte disarticolato in affondi di diverse discipline, dalla storia dell’architettura alla fisica tecnica, la sua originalità consiste nella costruzione di uno sguardo d’insieme orchestrato intorno all’idea di città, i casi studio sono l’occasione per riflettere sulle vie del progetto in relazione all’uso e alla nozione di “eredità”. Il libro è stato costruito nelle sue diverse parti per fornire gli strumenti utili ad avviare altre strade di ricerca, su questo punto, ad esempio, nel 2024 è stato edito il volume “Guida alle chiese ‘chiuse’ di Napoli di Luigi Ruggiero, risultato di una tesi di laurea di cui è stata relatrice Sara Marini allo Iuav. Il suo scopo era anche quello di sollevare un’attenzione al tema, da allora altri testi hanno affrontato la questione da altre angolazioni, come testimonia ad esempio il volume “Chiese chiuse” di Tomaso Montanari, edito nel 2021, che cita la guida veneziana. Il libro è stato progettato in forma di guida per rivolgersi anche ai visitatori della città di Venezia, per portarli a vedere alcuni spazi presenti ma chiusi in città e soprattutto per condurli a riflettere sui modi e sugli obiettivi della visita ai luoghi. Il volume riassume parte della ricerca “Le chiese chiuse di Venezia” sviluppata da Sara Marini dal 2014 al 2019 all’interno del Dipartimento di Culture del progetto dell'Università Iuav di Venezia a cui hanno collaborato i professori Micol Roversi Monaco, per gli aspetti giuridici, e Luigi Latini, per quanto concerne l’architettura del paesaggio. L’indagine è stata parzialmente sviluppata all'interno del progetto di ricerca nazionale Prin “Re-cycle Italy” (2014-2016) e nell’ambito del progetto di ricerca “Heritage ed estetica della contemporaneità” sviluppato con il professor Nicola Emery, per quanto riguarda gli aspetti filosofici, dell’Accademia di Architettura (Mendrisio), Università della Svizzera italiana, visiting professor nel 2015 presso Iuav, hanno partecipato al progetto in qualità di assegniste di ricerca le dott.sse Sissi Cesira Roselli e Elisa Monaci.File | Dimensione | Formato | |
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