Il contributo affronta criticamente il tema della pianificazione strategica urbana lungo due prospettive analitiche. La prima è interessata a comprendere lo stato di 'maturità' delle pratiche di pianificazione strategica in Italia, dopo quasi quindici anni di esperienze e di dibattito teorico. La seconda prospettiva assume la comparazione di alcuni piani strategici attuati nella Regione Sardegna come uno sfondo empirico sul quale sviluppare alcune riflessioni più generali sulla portata e sui limiti della pianificazione strategica. Il quadro che ne emerge delinea da un lato una rilevante proliferazione di piani strategici – a cui in numerosi casi non consegue una effettiva attività di pianificazione strategica; dall’altro lato, si rivela un complesso rapporto tra le – talvolta eccessive – aspettative che stanno all’origine dei processi di pianificazione strategica e la portata dei risultati effettivamente conseguiti. pratiche di pianificazione strategica in Italia, dopo quasi quindici anni di esperienze e di dibattito teorico. La seconda prospettiva assume la comparazione di alcuni piani strategici attuati nella Regione Sardegna come uno sfondo empirico sul quale sviluppare alcune riflessioni più generali sulla portata e sui limiti della pianificazione strategica. Il quadro che ne emerge delinea da un lato una rilevante proliferazione di piani strategici – a cui in numerosi casi non consegue una effettiva attività di pianificazione strategica; dall’altro lato, si rivela un complesso rapporto tra le – talvolta eccessive – aspettative che stanno all’origine dei processi di pianificazione strategica e la portata dei risultati effettivamente conseguiti.

Una sintetica genealogia

Guido Borelli
2013-01-01

Abstract

Il contributo affronta criticamente il tema della pianificazione strategica urbana lungo due prospettive analitiche. La prima è interessata a comprendere lo stato di 'maturità' delle pratiche di pianificazione strategica in Italia, dopo quasi quindici anni di esperienze e di dibattito teorico. La seconda prospettiva assume la comparazione di alcuni piani strategici attuati nella Regione Sardegna come uno sfondo empirico sul quale sviluppare alcune riflessioni più generali sulla portata e sui limiti della pianificazione strategica. Il quadro che ne emerge delinea da un lato una rilevante proliferazione di piani strategici – a cui in numerosi casi non consegue una effettiva attività di pianificazione strategica; dall’altro lato, si rivela un complesso rapporto tra le – talvolta eccessive – aspettative che stanno all’origine dei processi di pianificazione strategica e la portata dei risultati effettivamente conseguiti. pratiche di pianificazione strategica in Italia, dopo quasi quindici anni di esperienze e di dibattito teorico. La seconda prospettiva assume la comparazione di alcuni piani strategici attuati nella Regione Sardegna come uno sfondo empirico sul quale sviluppare alcune riflessioni più generali sulla portata e sui limiti della pianificazione strategica. Il quadro che ne emerge delinea da un lato una rilevante proliferazione di piani strategici – a cui in numerosi casi non consegue una effettiva attività di pianificazione strategica; dall’altro lato, si rivela un complesso rapporto tra le – talvolta eccessive – aspettative che stanno all’origine dei processi di pianificazione strategica e la portata dei risultati effettivamente conseguiti.
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