Le due opere a stampa del padre Minimo Jean François Niceron (1613-1646) costituiscono uno snodo importante nella storia della cultura prospettica occidentale riassumendo, nel loro sviluppo ‘narrativo’, una delle più avanzate riflessioni sulla nozione di rappresentazione nell’ambito artistico e architettonico continentale del XVII secolo. La complessa e articolata rete di relazioni intellettuali che l’autore stabilì nel suo breve arco esistenziale (solo 33 anni) con le menti più brillanti della prima metà del Seicento, collocano il suo lavoro scientifico su un piano di totale congruità rispetto alla produzione trattatistica coeva, ma anche di straniato isolamento a causa della brusca interruzione del suo estro creativo.

Jean François Niceron e i suoi trattati, tra magia artificiale e spiritualità religiosa

agostino de rosa
2020-01-01

Abstract

Le due opere a stampa del padre Minimo Jean François Niceron (1613-1646) costituiscono uno snodo importante nella storia della cultura prospettica occidentale riassumendo, nel loro sviluppo ‘narrativo’, una delle più avanzate riflessioni sulla nozione di rappresentazione nell’ambito artistico e architettonico continentale del XVII secolo. La complessa e articolata rete di relazioni intellettuali che l’autore stabilì nel suo breve arco esistenziale (solo 33 anni) con le menti più brillanti della prima metà del Seicento, collocano il suo lavoro scientifico su un piano di totale congruità rispetto alla produzione trattatistica coeva, ma anche di straniato isolamento a causa della brusca interruzione del suo estro creativo.
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