La capacità interpretativa del contesto territoriale ha attraversato negli ultimi cinquant’anni consapevolezze e approcci molto diversi per concentrarsi sempre più su una ricerca che indaga processi rigenerativi e di interazione ecosistemica. La Natura offre nuovi modelli per alimentare una conversione green dei territori, ispira la ricerca di nuove tecnologie e sistemi produttivi e appare anche come medium di sostenibilità. Tuttavia, la capacità di integrare la Natura nella trasformazione del territorio appare ancora seguire modalità escludenti -più che inclusive- riducendo la complessità della dimensione culturale e patrimoniale che costruisce i caratteri del paesaggio. Del resto il progetto del paesaggio si fonda proprio sulla necessità di integrazione dei livelli ambientali, umani, culturali e sistemici, per conformare e ricomporre processi nel tempo lungo della sua attuazione. In particolare ciò è evidente nei luoghi intermedi, di mediazione e transizione tra interno ed esterno, tra terra e acqua, ma anche tra elementi naturali, morfologie e sistemi insediativi dove si confrontano e convivono quiete e conflitto, equilibrio e contrasto. La variabilità di un’area di transizione tra terra e acqua, conformata e resa instabile dal fiume, porta la riflessione su come il progetto possa accogliere la variazione come valore. Un valore creato proprio dal mutare di condizioni fisiche che il processo di trasformazione è chiamato a interpretare per entrare in una relazione attiva con le risorse e la struttura ecosistemica dei luoghi.

Il valore della variazione. Temi e spazi per un progetto integrale

Vanore, Margherita
2020-01-01

Abstract

La capacità interpretativa del contesto territoriale ha attraversato negli ultimi cinquant’anni consapevolezze e approcci molto diversi per concentrarsi sempre più su una ricerca che indaga processi rigenerativi e di interazione ecosistemica. La Natura offre nuovi modelli per alimentare una conversione green dei territori, ispira la ricerca di nuove tecnologie e sistemi produttivi e appare anche come medium di sostenibilità. Tuttavia, la capacità di integrare la Natura nella trasformazione del territorio appare ancora seguire modalità escludenti -più che inclusive- riducendo la complessità della dimensione culturale e patrimoniale che costruisce i caratteri del paesaggio. Del resto il progetto del paesaggio si fonda proprio sulla necessità di integrazione dei livelli ambientali, umani, culturali e sistemici, per conformare e ricomporre processi nel tempo lungo della sua attuazione. In particolare ciò è evidente nei luoghi intermedi, di mediazione e transizione tra interno ed esterno, tra terra e acqua, ma anche tra elementi naturali, morfologie e sistemi insediativi dove si confrontano e convivono quiete e conflitto, equilibrio e contrasto. La variabilità di un’area di transizione tra terra e acqua, conformata e resa instabile dal fiume, porta la riflessione su come il progetto possa accogliere la variazione come valore. Un valore creato proprio dal mutare di condizioni fisiche che il processo di trasformazione è chiamato a interpretare per entrare in una relazione attiva con le risorse e la struttura ecosistemica dei luoghi.
2020
9788857571683
9788899243975
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