Il volume analizza e interpreta le condizioni presenti e future del "remanufacturing italy" attraverso gli interventi di numerosi studiosi e ricercatori operanti principalmente nel campo del design ma anche della tecnologia e dell'economia, appartenenti a diverse istituzioni universitarie. Se nel linguaggio tecnologico questo termine indica la rigenerazione di un prodotto ottenuta sostituendo le parti usurate con elementi nuovi o recuperati da oggetti preesistenti, nell’epoca della postproduzione, riprendendo la metafora del critico d'arte Nicolas Bourriaud, esso offre la possibilità di indagare e provare a indirizzare le tensioni fra i caratteri che il Made in Italy ha ereditato dal passato e le qualità che ne stanno guidando la trasformazione. In altre parole, non si tratta più di lavorare a partire da materiali grezzi ma da "oggetti che sono già in circolazione sul mercato culturale, vale a dire oggetti già 'informati' da altri oggetti (Bourriaud, 2004, p. 13). Riguardo al passato, caratterizzano la produzione Made in Italy la nostalgia per un modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, la tendenza alla mitizzazione di una stagione di successi e consumi crescenti, il conforto della nicchia dei beni di lusso e la valorizzazione dell’heritage. A guidare la trasformazione sono invece la rete di connessioni globali, i modi di produzione e consumo senza limiti guidati dalla rivoluzione digitale e post-digitale, l’acquisizione di aziende da parte dei grandi gruppi che operano su scala planetaria, le imprese indipendenti spinte dall’innovazione, le nuove forme di artigianato e di microimprenditorialità su base locale legate alle tecnologie emergenti. Adottando questo punto di vista, il volume riconfigura la produzione rispetto alle dimensioni geografica, progettuale ed economica, esplorate dai contributi – raccolti su invito e sottoposti a referaggio del comitato scientifico – con una prospettiva interdisciplinare e li articola in due sezioni. La prima è dedicata ai modelli di rigenerazione del Made in Italy e della sua filiera produttiva, la seconda alla trasformazione dei discorsi e delle narrative che circolano intorno ad esso e contribuiscono a rinnovarne la definizione. Il volume appartiene a una collana open access che ospita riflessioni e ricerche sul tema del Made in Italy elaborate dal Dipartimenti di culture del progetto-Dipartimento di eccellenza dell'Università Iuav di Venezia.
Remanufacturing Italy : L’Italia nell’epoca della postproduzione
Maria Antonia Barucco;Fiorella Bulegato;Alessandra Vaccari
2020-01-01
Abstract
Il volume analizza e interpreta le condizioni presenti e future del "remanufacturing italy" attraverso gli interventi di numerosi studiosi e ricercatori operanti principalmente nel campo del design ma anche della tecnologia e dell'economia, appartenenti a diverse istituzioni universitarie. Se nel linguaggio tecnologico questo termine indica la rigenerazione di un prodotto ottenuta sostituendo le parti usurate con elementi nuovi o recuperati da oggetti preesistenti, nell’epoca della postproduzione, riprendendo la metafora del critico d'arte Nicolas Bourriaud, esso offre la possibilità di indagare e provare a indirizzare le tensioni fra i caratteri che il Made in Italy ha ereditato dal passato e le qualità che ne stanno guidando la trasformazione. In altre parole, non si tratta più di lavorare a partire da materiali grezzi ma da "oggetti che sono già in circolazione sul mercato culturale, vale a dire oggetti già 'informati' da altri oggetti (Bourriaud, 2004, p. 13). Riguardo al passato, caratterizzano la produzione Made in Italy la nostalgia per un modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, la tendenza alla mitizzazione di una stagione di successi e consumi crescenti, il conforto della nicchia dei beni di lusso e la valorizzazione dell’heritage. A guidare la trasformazione sono invece la rete di connessioni globali, i modi di produzione e consumo senza limiti guidati dalla rivoluzione digitale e post-digitale, l’acquisizione di aziende da parte dei grandi gruppi che operano su scala planetaria, le imprese indipendenti spinte dall’innovazione, le nuove forme di artigianato e di microimprenditorialità su base locale legate alle tecnologie emergenti. Adottando questo punto di vista, il volume riconfigura la produzione rispetto alle dimensioni geografica, progettuale ed economica, esplorate dai contributi – raccolti su invito e sottoposti a referaggio del comitato scientifico – con una prospettiva interdisciplinare e li articola in due sezioni. La prima è dedicata ai modelli di rigenerazione del Made in Italy e della sua filiera produttiva, la seconda alla trasformazione dei discorsi e delle narrative che circolano intorno ad esso e contribuiscono a rinnovarne la definizione. Il volume appartiene a una collana open access che ospita riflessioni e ricerche sul tema del Made in Italy elaborate dal Dipartimenti di culture del progetto-Dipartimento di eccellenza dell'Università Iuav di Venezia.File | Dimensione | Formato | |
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