Il comparto agro-alimentare, il vino in particolare, è attualmente uno dei prodotti di punta del Made in Italy. Prima regione vitivinicola italiana per quantità prodotte e livelli di esportazione, il Veneto ha conosciuto negli ultimi anni importanti modificazioni territoriali, paesaggistiche e ambientali connesse proprio all’espansione delle superfici vitate, in particolare per la produzione di Prosecco. Come confermato dall’elevato grado di conflittualità sociale rilevabile oggi nei territori della DOCG di Conegliano Valdobbiadene (le colline “storiche” del Prosecco, da poco riconosciute patrimonio dell’umanità UNESCO), la regolamentazione (pubblica) dei processi e degli impatti connessi all’espansione della viticoltura di tipo intensivo è un tema sempre più centrale per la disciplina urbanistica. Il contributo vuole interrogarsi sui limiti e sulle potenzialità degli attuali strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale nella gestione delle dinamiche espansive dei vigneti, sullo sfondo di un più generale rovesciamento (concettuale, culturale e progettuale) della dicotomia urbano/rurale sino a oggi dominante negli studi urbani e territoriali. Un rovesciamento che porti a concepire le aree agricole non solo come zone da tutelare dall’espansione di insediamenti e infrastrutture (come ci propone la lettura, oramai assodata, del consumo di suolo), quanto piuttosto come uno “spazio di progetto” in cui creare un rinnovato equilibrio tra monocolture agricole e insediamenti residenziali. Il contributo discuterà anche le “innovazioni” introdotte dalle amministrazioni locali nel governo di queste dinamiche territoriali, quale esito di processi di apprendimento stimolati dall’intenso dibattito pubblico in corso. Un progetto di territorio, in definitiva, che sia capace di “integrare” tra loro razionalità economiche e sostenibilità sociale e ambientale, ponendo al centro del dibattito e delle riflessioni progettuali il tema della qualità di vita delle popolazioni locali e la cura dello stesso territorio.

Governare il fenomeno della viticoltura intensiva. Verso un progetto di territorio per le aree del Prosecco

Basso, Matteo
2020-01-01

Abstract

Il comparto agro-alimentare, il vino in particolare, è attualmente uno dei prodotti di punta del Made in Italy. Prima regione vitivinicola italiana per quantità prodotte e livelli di esportazione, il Veneto ha conosciuto negli ultimi anni importanti modificazioni territoriali, paesaggistiche e ambientali connesse proprio all’espansione delle superfici vitate, in particolare per la produzione di Prosecco. Come confermato dall’elevato grado di conflittualità sociale rilevabile oggi nei territori della DOCG di Conegliano Valdobbiadene (le colline “storiche” del Prosecco, da poco riconosciute patrimonio dell’umanità UNESCO), la regolamentazione (pubblica) dei processi e degli impatti connessi all’espansione della viticoltura di tipo intensivo è un tema sempre più centrale per la disciplina urbanistica. Il contributo vuole interrogarsi sui limiti e sulle potenzialità degli attuali strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale nella gestione delle dinamiche espansive dei vigneti, sullo sfondo di un più generale rovesciamento (concettuale, culturale e progettuale) della dicotomia urbano/rurale sino a oggi dominante negli studi urbani e territoriali. Un rovesciamento che porti a concepire le aree agricole non solo come zone da tutelare dall’espansione di insediamenti e infrastrutture (come ci propone la lettura, oramai assodata, del consumo di suolo), quanto piuttosto come uno “spazio di progetto” in cui creare un rinnovato equilibrio tra monocolture agricole e insediamenti residenziali. Il contributo discuterà anche le “innovazioni” introdotte dalle amministrazioni locali nel governo di queste dinamiche territoriali, quale esito di processi di apprendimento stimolati dall’intenso dibattito pubblico in corso. Un progetto di territorio, in definitiva, che sia capace di “integrare” tra loro razionalità economiche e sostenibilità sociale e ambientale, ponendo al centro del dibattito e delle riflessioni progettuali il tema della qualità di vita delle popolazioni locali e la cura dello stesso territorio.
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