Partendo da uno sguardo attento al contesto dello sviluppo del sistema industriale italiano dagli anni Venti del Novecento fino alla caduta del regime fascista, il volume presenta uno studio sistematico delle caratteristiche fisiche, costruttive e degenerative di quelli che possono essere definiti ‘materiali autarchici’, evidenziando aspetti nodali connessi alla conservazione del patrimonio architettonico del XX secolo. Sezione rilevante dello studio condotto è la redazione delle tavole identificative e analitiche di ciascun materiale considerato, nonché dei relativi fenomeni di degrado, con l'obiettivo di approfondire la conoscenza con contenuti inediti, di introdurre nuovi metodi in relazione all'oggetto della ricerca e di favorire la riproducibilità dei risultati e la trasparenza dei metodi adottati nella realizzazione dello studio. I dati presentati nella monografia sono esito di indagini in situ condotte su un ampio numero di casi-studio, nonché delle ricerche condotte dagli autori a partire dai contenuti dei brevetti, con approfondimenti su fondi conservati all’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio Storico e Fotografico della Triennale di Milano, l’Archivio Fotografico Edison, l’Archivio Storico della Fondazione Fiera di Milano, l’Archivio Progetti dello Iuav, l’Archivio Storico Cesare Valle, la Biblioteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, la Biblioteca Centrale “Leon Battista Alberti” Campus di Cesena dell’Università di Bologna e la Biblioteca di Ingegneria e Architettura “Giovanni Michelucci” dell’Università di Bologna. Il concept delle schede e la metodologia d’indagine sono stati sviluppati congiuntamente dagli autori, che hanno responsabilità intellettuale diretta sull'intero contenuto dell'opera. Come indicato a p. 323 della monografia, Sara Di Resta è autrice unica anche delle sezioni delle schede analitiche: “Fibre vegetali, minerali e di origine animale” (pp. 195-214), “Derivati del cemento” (pp. 215-240), “Intonaci” (pp. 241-256), “Materiali ceramici” (pp. 257-264) e “Materiali polimerici” (pp. 265-282). L'impatto della ricerca risiede nel contributo alla conoscenza scientifica nazionale e internazionale sui questi temi, e sulle possibilità di potenziare competenze scientifiche e operative del cantiere di restauro del moderno nel contesto economico e sociale.
Materiali autarchici: conservare l’innovazione
Di Resta, Sara
;
2021-01-01
Abstract
Partendo da uno sguardo attento al contesto dello sviluppo del sistema industriale italiano dagli anni Venti del Novecento fino alla caduta del regime fascista, il volume presenta uno studio sistematico delle caratteristiche fisiche, costruttive e degenerative di quelli che possono essere definiti ‘materiali autarchici’, evidenziando aspetti nodali connessi alla conservazione del patrimonio architettonico del XX secolo. Sezione rilevante dello studio condotto è la redazione delle tavole identificative e analitiche di ciascun materiale considerato, nonché dei relativi fenomeni di degrado, con l'obiettivo di approfondire la conoscenza con contenuti inediti, di introdurre nuovi metodi in relazione all'oggetto della ricerca e di favorire la riproducibilità dei risultati e la trasparenza dei metodi adottati nella realizzazione dello studio. I dati presentati nella monografia sono esito di indagini in situ condotte su un ampio numero di casi-studio, nonché delle ricerche condotte dagli autori a partire dai contenuti dei brevetti, con approfondimenti su fondi conservati all’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio Storico e Fotografico della Triennale di Milano, l’Archivio Fotografico Edison, l’Archivio Storico della Fondazione Fiera di Milano, l’Archivio Progetti dello Iuav, l’Archivio Storico Cesare Valle, la Biblioteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, la Biblioteca Centrale “Leon Battista Alberti” Campus di Cesena dell’Università di Bologna e la Biblioteca di Ingegneria e Architettura “Giovanni Michelucci” dell’Università di Bologna. Il concept delle schede e la metodologia d’indagine sono stati sviluppati congiuntamente dagli autori, che hanno responsabilità intellettuale diretta sull'intero contenuto dell'opera. Come indicato a p. 323 della monografia, Sara Di Resta è autrice unica anche delle sezioni delle schede analitiche: “Fibre vegetali, minerali e di origine animale” (pp. 195-214), “Derivati del cemento” (pp. 215-240), “Intonaci” (pp. 241-256), “Materiali ceramici” (pp. 257-264) e “Materiali polimerici” (pp. 265-282). L'impatto della ricerca risiede nel contributo alla conoscenza scientifica nazionale e internazionale sui questi temi, e sulle possibilità di potenziare competenze scientifiche e operative del cantiere di restauro del moderno nel contesto economico e sociale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
60 DI RESTA_FAVARETTO_PRETELLI_Materiali autarchici_small.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: Monografia
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
7.75 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.75 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.