Il volume, frutto di un progetto finanziato PRIN, illustra il fenomento dello sfruttamento delle acque termali nell'Italia romana. Fin dai primordi dell'umanità le manifestazioni geotermiche, costituite sia da acque calde e fredde, spesso maleodoranti e dotate di un insolito colore, sia da vapori e da fanghi, hanno colpito l'immaginario antico in quanto epifania tangibile delle divinità e allo stesso tempo hanno costituito un potenziale terapeutico sfruttato soprattutto in età romana. Il volume, che è il risultato finale di un progetto di ricerca dedicato al termalismo nell'Italia antica, offre al lettore un orizzonte di riferimento quanto più ampio possibile. Una prima parte, infatti, è dedicata alle problematiche generali e metodologiche per lo studio del fenomeno, ma anche agli aspetti geologici, chimico-fisici e terapeutici delle acque mineralizzate e dei loro sottoprodotti. Una seconda parte dà ragione del censimento dei siti archeologici presso sorgenti termominerali nell'Italia romana, analizzandoli sia da una prospettiva storico-letteraria e paesaggistico-topografica, sia su un piano toponomastico, sia infine da un punto di vista strutturale, infrastrutturale e cultuale. La terza parte affronta invece tematiche più generali, afferenti tanto ad aspetti sociali e religiosi, quanto a considerazioni economiche e giuridiche, che danno ragione della complessità di tale risorsa naturale. Si delineano così inediti orizzonti di ricerca solo in parte tracciati nelle conclusioni, che aprono a ulteriori approfondimenti di studio per un fenomeno, come quello delle acque salutifere, di grande attualità e ancora di grande suggestione.
Cura, preghiera e benessere : Le stazioni curative termominerali nell'Italia romana
Maddalena Bassani;
2014-01-01
Abstract
Il volume, frutto di un progetto finanziato PRIN, illustra il fenomento dello sfruttamento delle acque termali nell'Italia romana. Fin dai primordi dell'umanità le manifestazioni geotermiche, costituite sia da acque calde e fredde, spesso maleodoranti e dotate di un insolito colore, sia da vapori e da fanghi, hanno colpito l'immaginario antico in quanto epifania tangibile delle divinità e allo stesso tempo hanno costituito un potenziale terapeutico sfruttato soprattutto in età romana. Il volume, che è il risultato finale di un progetto di ricerca dedicato al termalismo nell'Italia antica, offre al lettore un orizzonte di riferimento quanto più ampio possibile. Una prima parte, infatti, è dedicata alle problematiche generali e metodologiche per lo studio del fenomeno, ma anche agli aspetti geologici, chimico-fisici e terapeutici delle acque mineralizzate e dei loro sottoprodotti. Una seconda parte dà ragione del censimento dei siti archeologici presso sorgenti termominerali nell'Italia romana, analizzandoli sia da una prospettiva storico-letteraria e paesaggistico-topografica, sia su un piano toponomastico, sia infine da un punto di vista strutturale, infrastrutturale e cultuale. La terza parte affronta invece tematiche più generali, afferenti tanto ad aspetti sociali e religiosi, quanto a considerazioni economiche e giuridiche, che danno ragione della complessità di tale risorsa naturale. Si delineano così inediti orizzonti di ricerca solo in parte tracciati nelle conclusioni, che aprono a ulteriori approfondimenti di studio per un fenomeno, come quello delle acque salutifere, di grande attualità e ancora di grande suggestione.File | Dimensione | Formato | |
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