Giulio Minoletti ha lavorato in diversi ambiti, dall’urbanistica all’architettura al disegno industriale, secondo un approccio poco comune per la generazione di progettisti italiani nati come lui al principio del secolo scorso e con un’attenzione complessiva che ha guardato alla città e ai suoi edifici, fino a occuparsi di mobilità urbana ed extraurbana e infine di mezzi di trasporto. Fin dagli anni Quaranta, Minoletti è attivo nell’industrial design e collabora con imprese ad alta tecnologia, con elevata complessità processuale e sistemica, mentre è meno interessato ai prodotti per l’arredamento, ambito privilegiato invece per numerose generazioni di architetti . Lo vediamo impegnato nel settore del ‘grande’ industrial design che attraverso le Officine Breda ha donato all’Italia i suoi treni moderni, dal Settebello (1949) agli elettrotreni E420, mentre si dedica anche ai problemi dell’aereo civile italiano ‘Breda-Zappata; egli è anche presente fra gli ‘internisti’ delle moderne navi italiane che sulle linee atlantiche hanno conquistato per l’Italia una nuova fama, per la bellezza degli arredamenti . L’esperienza maturata pertanto nella progettazione di aereoplani, navi, treni e automobili, ma anche nell’edilizia industrializzata appare metodologicamente e operativamente decisiva per l’intera sua attività. Quando si trova infatti ad intervenire nell’interior e furniture design ricerca e privilegia soluzioni tese a integrare gli arredi all’interno degli ambienti, a ragionare sulla loro trasformabilità e flessibilità, come è obbligata necessità per i piccoli spazi dell’abitare in movimento.

Architetture in movimento: il progetto dei mezzi di trasporto : Viaggiare "con uno stato d'animo che cercherei di definire sportivo

Bassi, Alberto
2017-01-01

Abstract

Giulio Minoletti ha lavorato in diversi ambiti, dall’urbanistica all’architettura al disegno industriale, secondo un approccio poco comune per la generazione di progettisti italiani nati come lui al principio del secolo scorso e con un’attenzione complessiva che ha guardato alla città e ai suoi edifici, fino a occuparsi di mobilità urbana ed extraurbana e infine di mezzi di trasporto. Fin dagli anni Quaranta, Minoletti è attivo nell’industrial design e collabora con imprese ad alta tecnologia, con elevata complessità processuale e sistemica, mentre è meno interessato ai prodotti per l’arredamento, ambito privilegiato invece per numerose generazioni di architetti . Lo vediamo impegnato nel settore del ‘grande’ industrial design che attraverso le Officine Breda ha donato all’Italia i suoi treni moderni, dal Settebello (1949) agli elettrotreni E420, mentre si dedica anche ai problemi dell’aereo civile italiano ‘Breda-Zappata; egli è anche presente fra gli ‘internisti’ delle moderne navi italiane che sulle linee atlantiche hanno conquistato per l’Italia una nuova fama, per la bellezza degli arredamenti . L’esperienza maturata pertanto nella progettazione di aereoplani, navi, treni e automobili, ma anche nell’edilizia industrializzata appare metodologicamente e operativamente decisiva per l’intera sua attività. Quando si trova infatti ad intervenire nell’interior e furniture design ricerca e privilegia soluzioni tese a integrare gli arredi all’interno degli ambienti, a ragionare sulla loro trasformabilità e flessibilità, come è obbligata necessità per i piccoli spazi dell’abitare in movimento.
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