All’interno della zona storica di Porta a Venezia a Milano, connotata da un’elevata commistione tipologica e funzionale, la casa studio è situata tra due cortili entro uno spazio labirintico che si snoda nel corpo di un isolato, attraversando spazi produttivi, commerciali e residenziali. Originariamente magazzino con annesso ufficio, lo spazio di circa 100 mq risultava suddiviso in più ambienti, illuminati da grandi finestroni industriali. Il programma, di carattere sperimentale, prevedeva la costituzione di un ambiente unico e integrante spazi di studio e di lavoro insieme a quelli abitativi, per evitare l’ordinaria rigidità della suddivisione in stanze univocamente definite. Lo spazio unitario risulta specializzato in microambienti non rigidi, tali da permettere un’elasticità distributiva capace di sopportare un uso fluido e mutevole dello spazio disponibile a secondo delle esigenze che si presentano di volta in volta. La zona di servizio è ricavata all’interno di una ‘scatola architettonica’, che si ‘affaccia’ attraverso una finestra in lunghezza sullo spazio unico. Sulla sua sommità è ospitata la zona notte.

Casa studio a Porta Venezia, Milano

Morpurgo, Guido
1999-01-01

Abstract

All’interno della zona storica di Porta a Venezia a Milano, connotata da un’elevata commistione tipologica e funzionale, la casa studio è situata tra due cortili entro uno spazio labirintico che si snoda nel corpo di un isolato, attraversando spazi produttivi, commerciali e residenziali. Originariamente magazzino con annesso ufficio, lo spazio di circa 100 mq risultava suddiviso in più ambienti, illuminati da grandi finestroni industriali. Il programma, di carattere sperimentale, prevedeva la costituzione di un ambiente unico e integrante spazi di studio e di lavoro insieme a quelli abitativi, per evitare l’ordinaria rigidità della suddivisione in stanze univocamente definite. Lo spazio unitario risulta specializzato in microambienti non rigidi, tali da permettere un’elasticità distributiva capace di sopportare un uso fluido e mutevole dello spazio disponibile a secondo delle esigenze che si presentano di volta in volta. La zona di servizio è ricavata all’interno di una ‘scatola architettonica’, che si ‘affaccia’ attraverso una finestra in lunghezza sullo spazio unico. Sulla sua sommità è ospitata la zona notte.
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Descrizione: Estratto della rivista con commento critico di Umberto Riva e descrizione del progetto.
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