Ricordare oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, le vicende della Resistenza, presuppone la spiegazione e il racconto attraverso la messa a disposizione delle testimonianze: il valore della Memoria è stato alla base dell’ipotesi progettuale. Ripercorrere attraverso il progetto uno degli scenari in cui si è rappresentato il dramma della lotta partigiana –il rudere di una casa contadina data alle fiamme insieme ai suoi occupanti dai nazifascisti– corrisponde ad una sorta di eterno ritorno al luogo, in quanto suo ritrovamento: esso deve ogni volta fissarsi nella memoria. Il progetto scarta il ricorso a tipologie monumentali e celebrative, affidando il ricordo degli scomparsi nella lotta per la libertà ad un luogo dei vivi, spazio abitabile, attraversabile in ogni sua parte: luogo accomunante disponibile all’incontro. L’edificio –contenente un piccolo museo che raccoglie le testimonianze della Resistenza nelle Marche e in particolare nel territorio montano di Arcevia, una sala per riunioni-convegni coi relativi servizi e un piccolo ufficio– è costituito da un corpo allungato seminterrato che, emergendo dal Monte Sant’Angelo, si affaccia sulla valle.

Memoriale della Resistenza, Arcevia

Guido Morpurgo;
1999-01-01

Abstract

Ricordare oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, le vicende della Resistenza, presuppone la spiegazione e il racconto attraverso la messa a disposizione delle testimonianze: il valore della Memoria è stato alla base dell’ipotesi progettuale. Ripercorrere attraverso il progetto uno degli scenari in cui si è rappresentato il dramma della lotta partigiana –il rudere di una casa contadina data alle fiamme insieme ai suoi occupanti dai nazifascisti– corrisponde ad una sorta di eterno ritorno al luogo, in quanto suo ritrovamento: esso deve ogni volta fissarsi nella memoria. Il progetto scarta il ricorso a tipologie monumentali e celebrative, affidando il ricordo degli scomparsi nella lotta per la libertà ad un luogo dei vivi, spazio abitabile, attraversabile in ogni sua parte: luogo accomunante disponibile all’incontro. L’edificio –contenente un piccolo museo che raccoglie le testimonianze della Resistenza nelle Marche e in particolare nel territorio montano di Arcevia, una sala per riunioni-convegni coi relativi servizi e un piccolo ufficio– è costituito da un corpo allungato seminterrato che, emergendo dal Monte Sant’Angelo, si affaccia sulla valle.
1999
88-7816-113-6
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