Il saggio ricostruisce la storia progettuale e costruttiva del cortile del Palazzo Nuovo del Vaticano tra fine Cinquecento e anni trenta del Seicento. Sono stati presi in esame, in particolare, l’inedita descrizione del Palazzo Nuovo redatta da Martino Ferrabosco intorno al 1620 con la relativa planimetria (BAV, Vat.lat.10742), la documentazione di cantiere – ugualmente inedita – dei lavori compiuti tra 1626 e 1628, il disegno di Domenico Castelli del codice vaticano Barb.lat. 4409 di poco anteriore, i disegni settecenteschi oggi alla British Library e la contemporanea, inedita, Descrizione del Palazzo Apostolico Vaticano, oggi conservata presso la biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma. E’ stato così possibile distinguere le diverse fasi progettuali che dal tempo di Paolo V fino al radicale intervento promosso da Urbano VIII hanno portato all’assetto architettonico definitivo dei prospetti del cortile. Si è discusso inoltre il rapporto tra tali prospetti e la distribuzione interna degli appartamenti aperti su di esso. Ciò ha permesso di ricostruire la storia progettuale della Cappella Segreta dell’Appartamento papale al secondo piano nobile del Palazzo Nuovo fino all’intervento di G.L. Bernini al tempo di papa Barberini. Infine, è stato anche possibile datare i lavori di suddivisione verticale degli alti ambienti tardo cinquecenteschi al secondo e terzo piano del palazzo tesi a ricavare più confortevoli e ‘moderni’ appartamenti.

Domenico Castelli e il cortile del Palazzo Nuovo Vaticano

Curcio, Giovanna
2019-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce la storia progettuale e costruttiva del cortile del Palazzo Nuovo del Vaticano tra fine Cinquecento e anni trenta del Seicento. Sono stati presi in esame, in particolare, l’inedita descrizione del Palazzo Nuovo redatta da Martino Ferrabosco intorno al 1620 con la relativa planimetria (BAV, Vat.lat.10742), la documentazione di cantiere – ugualmente inedita – dei lavori compiuti tra 1626 e 1628, il disegno di Domenico Castelli del codice vaticano Barb.lat. 4409 di poco anteriore, i disegni settecenteschi oggi alla British Library e la contemporanea, inedita, Descrizione del Palazzo Apostolico Vaticano, oggi conservata presso la biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma. E’ stato così possibile distinguere le diverse fasi progettuali che dal tempo di Paolo V fino al radicale intervento promosso da Urbano VIII hanno portato all’assetto architettonico definitivo dei prospetti del cortile. Si è discusso inoltre il rapporto tra tali prospetti e la distribuzione interna degli appartamenti aperti su di esso. Ciò ha permesso di ricostruire la storia progettuale della Cappella Segreta dell’Appartamento papale al secondo piano nobile del Palazzo Nuovo fino all’intervento di G.L. Bernini al tempo di papa Barberini. Infine, è stato anche possibile datare i lavori di suddivisione verticale degli alti ambienti tardo cinquecenteschi al secondo e terzo piano del palazzo tesi a ricavare più confortevoli e ‘moderni’ appartamenti.
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