I due edifici di tre piani fuori terra sono situati in un comparto di tre fabbricati all'interno di un Piano di Zona PEEP. Il contesto è caratterizzato dal delicato problema dell'incontro tra edificazione monofunzionale a bassa densità dell'espansione urbana e l'ormai residuale campagna coltivata. Nonostante i forti vincoli della normativa di piano (tra cui l'assetto morfologico e la disposizione planimetrica), l'intervento ricerca una condizione di contestualità interpretando questa soglia d'incontro tra città e campagna, originario spazio della conformazione simultanea della città col suo territorio, ora luogo conteso e sottratto al paesaggio, si è conferito agli edifici un carattere murario. La complessità della contemporaneità e la necessità di resistere alla dispersione insediativa vengono assunte come ineludibili condizioni di progetto. Si rileggono quindi gli elementi storici dell'architettura padana, attraverso un 'percorso anamnestico' che rielabora i forti basamenti, i timpani, le grandi falde inclinate, gli intonaci gialli, evitando tuttavia facili rapporti mimetici con i sistemi costruttivi tradizionali.

Due edifici di edilizia residenziale convenzionata (30 alloggi) a Nova Milanese (Milano)

Guido Morpurgo
1998-01-01

Abstract

I due edifici di tre piani fuori terra sono situati in un comparto di tre fabbricati all'interno di un Piano di Zona PEEP. Il contesto è caratterizzato dal delicato problema dell'incontro tra edificazione monofunzionale a bassa densità dell'espansione urbana e l'ormai residuale campagna coltivata. Nonostante i forti vincoli della normativa di piano (tra cui l'assetto morfologico e la disposizione planimetrica), l'intervento ricerca una condizione di contestualità interpretando questa soglia d'incontro tra città e campagna, originario spazio della conformazione simultanea della città col suo territorio, ora luogo conteso e sottratto al paesaggio, si è conferito agli edifici un carattere murario. La complessità della contemporaneità e la necessità di resistere alla dispersione insediativa vengono assunte come ineludibili condizioni di progetto. Si rileggono quindi gli elementi storici dell'architettura padana, attraverso un 'percorso anamnestico' che rielabora i forti basamenti, i timpani, le grandi falde inclinate, gli intonaci gialli, evitando tuttavia facili rapporti mimetici con i sistemi costruttivi tradizionali.
1998
88-86701-54-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/300936
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