Il progetto elaborato su invito della Triennale e del Comune di Milano per la sistemazione della piazza di fronte al Castello Sforzesco, ha rappresentato un’opportunità per elaborare una proposta per riconsegnare a questo fondamentale spazio pubblico il ruolo civile e il significato di luogo collettivo accomunante che gli deriva dal suo sviluppo storico e urbano. L’identità di Piazza Castello e il suo valore simbolico rappresentano il fondamento per ripensarne forma e uso, riconnettendo la piazza all’esteso sistema di spazi pedonali che la congiungono a piazza del Duomo, alla Galleria e al Teatro Scala, oltre che al sistema di musei di cui il Castello stesso è nucleo prioritario; ai teatri che ne punteggiano l’intorno; ai monumenti civili e religiosi. Questi elementi che costruiscono insieme l’identità specifica del centro di Milano, sono depositari della sua qualità di lunga durata e della capacità di modificarsi in ragione delle necessità del presente. Il progetto propone in particolare la rilettura del rapporto tra il Castello e la città: ri/conoscere il Foro civile di Milano a partire dalle tracce delle fortificazioni antistanti il Castello demolite in epoca napoleonica, che divengono ideali fondazioni del nuovo disegno della piazza. Questo spazio pubblico da realizzare in 3 fasi (durante e dopo l’Expo) è caratterizzato da un suolo continuo in calcestre, che assorbe le differenze di quota e le molteplici barriere che oggi frammentano lo spazio pedonale. L’ingresso alla piazza da sud in asse col Duomo è una “soglia d’acqua”, che dall’Expogate si estende fino alla fontana esistente: suolo “liquido” variamente esperibile. La parte centrale della piazza resta uno spazio aperto che rafforza la continuità visiva dal Duomo verso la torre centrale del castello. Ai lati della soglia d’acqua si prevedono 4 giardini tematici –dell’olfatto dell’udito, del tatto e della vista– con un sistema di sedute che offre diverse modalità di sosta. Questi giardini sono sistemi ordinati di aiuole-panche rettangolari con altezze e lunghezze variabili, che oltre a contenere essenze vegetali, saranno piantumati con betulle allineate in filari regolari ad integrare le alberature esistenti, in modo da formare microambienti da attraversare e radure per la collocazione di chioschi. La pista ciclabile già realizzata nell’emiciclo della piazza è mantenuta, ma assorbita dal sistema di aiuole-panche nel complessivo disegno del suolo. Il progetto propone anche il riutilizzo del fossato come luogo di attività e svago. La parte a ridosso della facciata principale del Castello è attrezzata con un teatro continuo e alcune pedane aperte a diversi usi (performances, sosta e concerti), mentre ai lati del Castello si prevedono percorsi per l’arte e per installazioni, coinvolgendo il camminamento pedonale esistente all’interno delle mura per realizzare una promenade attraverso spazi da dedicare all’arte contemporanea. Il rapporto tra i fondamenti culturali e fisici del contesto e la fondazione dei nuovi interventi che contraddistingue il nostro approccio metodologico, nel caso di piazza Castello corrisponde all’idea di ritrovare nelle tracce delle fortificazioni demolite all’inizio del XIX secolo le linee-guida del disegno dello spazio pubblico. Abbiamo inoltre cercato di conferire al disegno delle diverse parti la qualità di definizione di dettaglio che sempre ricerchiamo attraverso il progetto, qualità applicata alla natura dei materiali utilizzati e alle soluzioni scelte al fine di esprimere l’idea di assegnare riconoscibilità e coerente organicità agli interventi, rispettando il valore monumentale del Castello e del modo in cui dialoga con lo spazio urbano milanese. Essendo una consultazione pubblica, il progetto muoveva dalle esigenze di interpretazione del luogo dettate non solo dal rispetto del ruolo del Castello e della sua fronte principale, ma anche dalla presenza dell’emiciclo del XIX secolo composto da edifici d’abitazione. Esigenze queste preventivamente espresse dalla Municipalità oltre che dalla Soprintendenza dei beni Architettonici e ambientali, essendo l’ampio spazio della piazza insieme al Castello e agli edifici che uniformemente ne connotano l’invaso, uno tra i più rilevanti monumenti architettonici della città. Particolare attenzione è stata assegnata alla distinzione dei percorsi pedonali, ciclabili e tramviari, al fine di rendere il più possibile armonico e continuo l’attraversamento della piazza, il suo utilizzo collettivo anche per eventi temporanei, in rapporto alle esigenze di vita quotidiana dei suoi abitanti.

Piazza del Castello e Foro Buonaparte per Ri/Conoscere Milano-Consultazione Atelier Castello

Guido Morpurgo
Membro del Collaboration Group
;
2014-01-01

Abstract

Il progetto elaborato su invito della Triennale e del Comune di Milano per la sistemazione della piazza di fronte al Castello Sforzesco, ha rappresentato un’opportunità per elaborare una proposta per riconsegnare a questo fondamentale spazio pubblico il ruolo civile e il significato di luogo collettivo accomunante che gli deriva dal suo sviluppo storico e urbano. L’identità di Piazza Castello e il suo valore simbolico rappresentano il fondamento per ripensarne forma e uso, riconnettendo la piazza all’esteso sistema di spazi pedonali che la congiungono a piazza del Duomo, alla Galleria e al Teatro Scala, oltre che al sistema di musei di cui il Castello stesso è nucleo prioritario; ai teatri che ne punteggiano l’intorno; ai monumenti civili e religiosi. Questi elementi che costruiscono insieme l’identità specifica del centro di Milano, sono depositari della sua qualità di lunga durata e della capacità di modificarsi in ragione delle necessità del presente. Il progetto propone in particolare la rilettura del rapporto tra il Castello e la città: ri/conoscere il Foro civile di Milano a partire dalle tracce delle fortificazioni antistanti il Castello demolite in epoca napoleonica, che divengono ideali fondazioni del nuovo disegno della piazza. Questo spazio pubblico da realizzare in 3 fasi (durante e dopo l’Expo) è caratterizzato da un suolo continuo in calcestre, che assorbe le differenze di quota e le molteplici barriere che oggi frammentano lo spazio pedonale. L’ingresso alla piazza da sud in asse col Duomo è una “soglia d’acqua”, che dall’Expogate si estende fino alla fontana esistente: suolo “liquido” variamente esperibile. La parte centrale della piazza resta uno spazio aperto che rafforza la continuità visiva dal Duomo verso la torre centrale del castello. Ai lati della soglia d’acqua si prevedono 4 giardini tematici –dell’olfatto dell’udito, del tatto e della vista– con un sistema di sedute che offre diverse modalità di sosta. Questi giardini sono sistemi ordinati di aiuole-panche rettangolari con altezze e lunghezze variabili, che oltre a contenere essenze vegetali, saranno piantumati con betulle allineate in filari regolari ad integrare le alberature esistenti, in modo da formare microambienti da attraversare e radure per la collocazione di chioschi. La pista ciclabile già realizzata nell’emiciclo della piazza è mantenuta, ma assorbita dal sistema di aiuole-panche nel complessivo disegno del suolo. Il progetto propone anche il riutilizzo del fossato come luogo di attività e svago. La parte a ridosso della facciata principale del Castello è attrezzata con un teatro continuo e alcune pedane aperte a diversi usi (performances, sosta e concerti), mentre ai lati del Castello si prevedono percorsi per l’arte e per installazioni, coinvolgendo il camminamento pedonale esistente all’interno delle mura per realizzare una promenade attraverso spazi da dedicare all’arte contemporanea. Il rapporto tra i fondamenti culturali e fisici del contesto e la fondazione dei nuovi interventi che contraddistingue il nostro approccio metodologico, nel caso di piazza Castello corrisponde all’idea di ritrovare nelle tracce delle fortificazioni demolite all’inizio del XIX secolo le linee-guida del disegno dello spazio pubblico. Abbiamo inoltre cercato di conferire al disegno delle diverse parti la qualità di definizione di dettaglio che sempre ricerchiamo attraverso il progetto, qualità applicata alla natura dei materiali utilizzati e alle soluzioni scelte al fine di esprimere l’idea di assegnare riconoscibilità e coerente organicità agli interventi, rispettando il valore monumentale del Castello e del modo in cui dialoga con lo spazio urbano milanese. Essendo una consultazione pubblica, il progetto muoveva dalle esigenze di interpretazione del luogo dettate non solo dal rispetto del ruolo del Castello e della sua fronte principale, ma anche dalla presenza dell’emiciclo del XIX secolo composto da edifici d’abitazione. Esigenze queste preventivamente espresse dalla Municipalità oltre che dalla Soprintendenza dei beni Architettonici e ambientali, essendo l’ampio spazio della piazza insieme al Castello e agli edifici che uniformemente ne connotano l’invaso, uno tra i più rilevanti monumenti architettonici della città. Particolare attenzione è stata assegnata alla distinzione dei percorsi pedonali, ciclabili e tramviari, al fine di rendere il più possibile armonico e continuo l’attraversamento della piazza, il suo utilizzo collettivo anche per eventi temporanei, in rapporto alle esigenze di vita quotidiana dei suoi abitanti.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/301105
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