Situata su un’area di 15 Kmq lungo il fiume Huangpu, 13 Km a sud dal centro di Shanghai, la nuova città “italiana” di Pujiang per 100.000 abitanti è il progetto vincitore del concorso internazionale ad inviti bandito nel 2001. Il concorso si colloca entro l’operazione One City and Nine Towns, strategia di riordino dell’area metropolitana di Shanghai da attuarsi mediante una struttura multipolare di nuovi nuclei urbani caratterizzati secondo specifiche tradizioni europee (la città tedesca, francese, ecc.). La costruzione di una città “italiana” con altezze limitate, in una zona agricola pianeggiante, caratterizzata da una fitta rete di canali e punteggiata da piccoli insediamenti, pone il rilevante problema della fondazione urbana. Il riferimento alla città occidentale avviene innanzitutto sul piano del dialogo con il contesto ambientale e territoriale, qui tradotto in un principio insediativo a maglia ortogonale, comune alla città classica e all’antica tradizione cinese. La richiesta di strutturare l’insediamento secondo criteri di divisione dei flussi e di regimentazione delle acque, è stata interpretata con un impianto urbano articolato su tre livelli integrati. Una rete primaria di tracciati stradali suddivide il territorio in grandi quadras da 300x300 m, entro le quali sono dislocate le unità d’intervento: tessuti a bassa, media e medio-alta densità. Una seconda maglia di strade ciclopedonali interne alle quadras, stabilisce gerarchie tra percorsi e vie commerciali Un terzo reticolo di canali in parte navigabili, razionalizza il sistema delle acque, stabilendo la connessione infrastrutturale e paesaggistica tra l’abitato e il fiume. Il sistema a tre maglie si appoggia ad un asse centrale che seziona l’intera città, congiungendo il fiume sul margine Ovest, al margine Est “bastionato” da rilevati artificiali per distinguere il bordo urbano dall’autostrada e dalla metropolitana per Shanghai. Al di sopra di essa si sviluppa una zona di industrie di medie dimensioni. Sull’asse centrale sono concentrate le principali funzioni urbane collettive tra le quali “Palazzo Italia”, porta urbana attestata a Ovest su una grande piazza d’acqua. Una sequenza di giardini tematici e spazi pubblici caratterizza l’asse centrale che si densifica verso Ovest, dove una sede universitaria e un sistema di strutture ricettive costituiscono l’affaccio della città sul fiume. La costruzione della città è iniziata nel 2003.
Piano per la città nuova di Pujiang, Shanghai (Cina)
Guido MorpurgoConceptualization
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2004-01-01
Abstract
Situata su un’area di 15 Kmq lungo il fiume Huangpu, 13 Km a sud dal centro di Shanghai, la nuova città “italiana” di Pujiang per 100.000 abitanti è il progetto vincitore del concorso internazionale ad inviti bandito nel 2001. Il concorso si colloca entro l’operazione One City and Nine Towns, strategia di riordino dell’area metropolitana di Shanghai da attuarsi mediante una struttura multipolare di nuovi nuclei urbani caratterizzati secondo specifiche tradizioni europee (la città tedesca, francese, ecc.). La costruzione di una città “italiana” con altezze limitate, in una zona agricola pianeggiante, caratterizzata da una fitta rete di canali e punteggiata da piccoli insediamenti, pone il rilevante problema della fondazione urbana. Il riferimento alla città occidentale avviene innanzitutto sul piano del dialogo con il contesto ambientale e territoriale, qui tradotto in un principio insediativo a maglia ortogonale, comune alla città classica e all’antica tradizione cinese. La richiesta di strutturare l’insediamento secondo criteri di divisione dei flussi e di regimentazione delle acque, è stata interpretata con un impianto urbano articolato su tre livelli integrati. Una rete primaria di tracciati stradali suddivide il territorio in grandi quadras da 300x300 m, entro le quali sono dislocate le unità d’intervento: tessuti a bassa, media e medio-alta densità. Una seconda maglia di strade ciclopedonali interne alle quadras, stabilisce gerarchie tra percorsi e vie commerciali Un terzo reticolo di canali in parte navigabili, razionalizza il sistema delle acque, stabilendo la connessione infrastrutturale e paesaggistica tra l’abitato e il fiume. Il sistema a tre maglie si appoggia ad un asse centrale che seziona l’intera città, congiungendo il fiume sul margine Ovest, al margine Est “bastionato” da rilevati artificiali per distinguere il bordo urbano dall’autostrada e dalla metropolitana per Shanghai. Al di sopra di essa si sviluppa una zona di industrie di medie dimensioni. Sull’asse centrale sono concentrate le principali funzioni urbane collettive tra le quali “Palazzo Italia”, porta urbana attestata a Ovest su una grande piazza d’acqua. Una sequenza di giardini tematici e spazi pubblici caratterizza l’asse centrale che si densifica verso Ovest, dove una sede universitaria e un sistema di strutture ricettive costituiscono l’affaccio della città sul fiume. La costruzione della città è iniziata nel 2003.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.