Il progetto vincitore di un concorso internazionale a inviti, ha per oggetto il restauro e il rinnovo dell’area di Wai Tan Yuan, il quartiere della Concessione britannica, che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento ha segnato la nascita del Bund, il fronte urbano monumentale sul fiume Huangpu. I temi progettuali dell’intervento sono molteplici. Alle problematiche poste dalla centralità urbana di un’area di 180.000 mq, corrisponde la richiesta di dare priorità al progetto il recupero del lascito architettonico, che richiede un’attenta valutazione della cultura della tutela storica, in crescendo anche in Cina, e che a Shanghai in particolare vede in queste eredità architettoniche i segni della propria identità cosmopolita. La proposta, oltre ad individuare gli edifici del lascito architettonico britannico e più in generale europeo da proteggere e restaurare, identifica le parti nuove e quelle da modificare, interpretando la trama urbana e l’ordinamento degli edifici storici quali elementi di riferimento per ordinare la morfologia degli interventi. Attraverso le tipologie del recupero del patrimonio storico, vengono elaborate specifiche proposte per integrare l’esistente entro un’immagine complessiva di riqualificazione della zona, che prevede un nuovo sistema di spazi pubblici arricchito da nuove architetture. Il quartiere è stato suddiviso in quattro ambiti di riferimento. Sul lato orientale, la collocazione privilegiata dell’area alla confluenza dei due fiumi Huangpu e Suzhou viene potenziata dal restauro del parco dell’ex consolato britannico. Sul lato occidentale, di più densa edificazione, il progetto riprende il principale asse viario del vecchio museo, completandone i fronti e aprendo l’arteria dapprima su una nuova piazza trasversale sulla quale si affaccia un nuovo museo d’arte contemporanea e, al limite sud del quartiere, su un’ulteriore piazza pubblica di forma circolare che, coperta su due livelli, è ricavata nel cuore di un isolato irregolare, del quale vengono mantenute le fronti di alcuni edifici storici di pregio. All’interno della piazza si affacciano, al piano terreno attività commerciali e, al piano interrato, illuminato zenitalmente dalla grande copertura in acciaio e vetro, un centro commerciale. La terza zona di intervento è quella del lungofiume, riqualificata con insediamenti a piccola scala per attrezzature di servizio per il pubblico e interventi paesaggistici che fanno da fondale ai ponti sul fiume Suzhou. Questa’area presenta, in corrispondenza con l’affaccio sul fiume, una piazza allungata che attraverso una gradonatura connette visivamente e pedonalmente il centro del quartiere con il fiume. La quarta zona presenta infine il completamento del fronte urbano del Bund mediante un sistema di edifici dove viene localizzato un grande complesso alberghiero, che ha il ruolo di elemento conclusivo del fronte costruito sul fiume Huangpu, nel punto in cui si apre il grande spazio dell’area verde del compound dell’ex consolato britannico. Il progetto urbano generale che stabilisce una superficie costruita di circa 300.000 mq tra nuovi e vecchi edifici recuperati, si compone dunque di interventi che, a diverse scale, articolano le tipologie di recupero, riqualificano i bordi del quartiere, completano le fronti stradali, dispongono sequenze di spazi pubblici e integrano la frammentarietà architettonica ricostituendo condizioni di unitarietà complessiva. Su questa mutata scena urbana, le nuove architetture intervengono in continuità contestuale con l’esistente, come negli edifici che costituiscono tre dei quattro bordi della piazza centrale (Museum Plaza), mentre altrove i nuovi segni architettonici sono dichiaratamente innovativi, come nel complesso alberghiero su Waitan (Bund) o nella piazza circolare coperta.

Recupero e rinnovo architettonico e urbano dell’area di Waitanyuan a Shanghai (Cina)

Guido Morpurgo;
2004-01-01

Abstract

Il progetto vincitore di un concorso internazionale a inviti, ha per oggetto il restauro e il rinnovo dell’area di Wai Tan Yuan, il quartiere della Concessione britannica, che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento ha segnato la nascita del Bund, il fronte urbano monumentale sul fiume Huangpu. I temi progettuali dell’intervento sono molteplici. Alle problematiche poste dalla centralità urbana di un’area di 180.000 mq, corrisponde la richiesta di dare priorità al progetto il recupero del lascito architettonico, che richiede un’attenta valutazione della cultura della tutela storica, in crescendo anche in Cina, e che a Shanghai in particolare vede in queste eredità architettoniche i segni della propria identità cosmopolita. La proposta, oltre ad individuare gli edifici del lascito architettonico britannico e più in generale europeo da proteggere e restaurare, identifica le parti nuove e quelle da modificare, interpretando la trama urbana e l’ordinamento degli edifici storici quali elementi di riferimento per ordinare la morfologia degli interventi. Attraverso le tipologie del recupero del patrimonio storico, vengono elaborate specifiche proposte per integrare l’esistente entro un’immagine complessiva di riqualificazione della zona, che prevede un nuovo sistema di spazi pubblici arricchito da nuove architetture. Il quartiere è stato suddiviso in quattro ambiti di riferimento. Sul lato orientale, la collocazione privilegiata dell’area alla confluenza dei due fiumi Huangpu e Suzhou viene potenziata dal restauro del parco dell’ex consolato britannico. Sul lato occidentale, di più densa edificazione, il progetto riprende il principale asse viario del vecchio museo, completandone i fronti e aprendo l’arteria dapprima su una nuova piazza trasversale sulla quale si affaccia un nuovo museo d’arte contemporanea e, al limite sud del quartiere, su un’ulteriore piazza pubblica di forma circolare che, coperta su due livelli, è ricavata nel cuore di un isolato irregolare, del quale vengono mantenute le fronti di alcuni edifici storici di pregio. All’interno della piazza si affacciano, al piano terreno attività commerciali e, al piano interrato, illuminato zenitalmente dalla grande copertura in acciaio e vetro, un centro commerciale. La terza zona di intervento è quella del lungofiume, riqualificata con insediamenti a piccola scala per attrezzature di servizio per il pubblico e interventi paesaggistici che fanno da fondale ai ponti sul fiume Suzhou. Questa’area presenta, in corrispondenza con l’affaccio sul fiume, una piazza allungata che attraverso una gradonatura connette visivamente e pedonalmente il centro del quartiere con il fiume. La quarta zona presenta infine il completamento del fronte urbano del Bund mediante un sistema di edifici dove viene localizzato un grande complesso alberghiero, che ha il ruolo di elemento conclusivo del fronte costruito sul fiume Huangpu, nel punto in cui si apre il grande spazio dell’area verde del compound dell’ex consolato britannico. Il progetto urbano generale che stabilisce una superficie costruita di circa 300.000 mq tra nuovi e vecchi edifici recuperati, si compone dunque di interventi che, a diverse scale, articolano le tipologie di recupero, riqualificano i bordi del quartiere, completano le fronti stradali, dispongono sequenze di spazi pubblici e integrano la frammentarietà architettonica ricostituendo condizioni di unitarietà complessiva. Su questa mutata scena urbana, le nuove architetture intervengono in continuità contestuale con l’esistente, come negli edifici che costituiscono tre dei quattro bordi della piazza centrale (Museum Plaza), mentre altrove i nuovi segni architettonici sono dichiaratamente innovativi, come nel complesso alberghiero su Waitan (Bund) o nella piazza circolare coperta.
2004
88-7423-123-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/301260
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