L’Italia viene spesso considerata come un paese che ospita o riceve migranti poco qualificati (per lo più illegali), così nel corso degli anni mi sono trovata a spiegare in più occasioni che anche migranti altamente qualificati sono attratti dall’Italia, e che addirittura vi giungono grazie ad accordi internazionali stipulati da paesi che sono tra loro in competizione ‘soft power’ per la ricerca di talenti, con lo scopo di aumentare il proprio potere a livello globale, ovviamente attraverso vie legali. Gli studenti internazionali costituiscono una categoria di migranti che fino agli anni duemila non ha ricevuto molta attenzione in ambito accademico [Piguet et al., 2017]. Tuttavia, la migrazione per motivi di studio si può far risalire al 1190, e, forse ancora più precisamente, al periodo coloniale tra il XVII e il XIX secolo [Leucci et al., 2018]. A questo proposito, la presente tesi ha evidenziato come il flusso di studenti indiani verso l’Italia sia largamente incoraggiato da politiche internazionali che rimangono per lo più sconosciute. Tra queste politiche figurano vari accordi bilaterali firmati dal Governo italiano per attirare studenti indiani di livello universitario che vogliano “investire il proprio talento” nelle Università italiane. La tesi riesce a coniugare, attraverso un case study sulla città di Padova – città di ‘media’ dimensione che sta guadagnando importanza nel panorama internazionale grazie alla sua Università, fondata 800 anni fa - due livelli di analisi (locale e globale) in un’unica discussione sulle interdipendenze tra l’andamento e la struttura dei flussi migratori degli studenti indiani e la loro spazializzazione in Italia quale nazione di destinazione. La tesi presentata contribuisce quindi ad evidenziare un flusso migratorio rilevante ma inesplorato dalla letteratura accademica in Italia: la migrazione degli studenti internazionali. Allo stesso tempo, un focus sugli studenti universitari indiani, considerati come studenti-migranti dotati di conoscenze e capacità intellettuali, aiuterà a delineare il variegato mosaico dell’attuale migrazione indiana in Italia. In effetti, l’analisi della migrazione degli indiani in Italia resta attualmente limitata a migranti con bassi o medi livelli di specializzazione come, ad esempio, gli indiani Sikh impiegati in agricoltura. In linea generale, la migrazione di lavoratori altamente qualificati e con alti livelli di istruzione non è stata studiata in modo approfondito né in Italia, né in altri paesi europei [Piguet, 2016; McGuill, 2013; King and Raghuram, 2013]. Pertanto, richiamo la necessità di definire un diverso modo di pensare, interpretare e agire che superi l’approccio limitante alla migrazione generalmente associato ai soli irregolari [Ambrosini, 2011, 2017; Panichella & Ambrosini, 2018]. La tesi colma inoltre un’importante lacuna, valutando gli impatti negativi del processo di studentificazione di una città come Padova che ricerca il proprio riconoscimento a livello internazionale, aldilà del suo patrimonio storico noto globalmente per la basilica di Sant’Antonio. In questo contesto, ci tengo a sottolineare come il ruolo illustre dell’Università e il suo spazio fisico fungano da “ponte”, o da crocevia e punto di convergenza dell’interculturalità della città. Nel complesso, la presente tesi di ricerca fornisce un quadro dettagliato e ricco di sfumature sui vari profili degli studenti indiani presenti in uno stesso territorio, cioè la città di Padova. Questa ricerca mira invece a portare il lettore ad una nuova visione di co-abitazione in uno spazio locale limitato, grazie all’esempio della città di Padova e del suo interessante desiderio di internazionalizzazione che coinvolge l’Università nel processo.

TRAILS OF AN INDIAN COMMUNITY IN PADOVA. Chasing the invisible migration of Indian students (re)shaping spaces in this Italian medium city / Reguiessé, Daphné. - (2021 Apr 26). [10.25432/reguiess-daphn-_phd2021-04-26]

TRAILS OF AN INDIAN COMMUNITY IN PADOVA. Chasing the invisible migration of Indian students (re)shaping spaces in this Italian medium city.

REGUIESSÉ, DAPHNÉ
2021-04-26

Abstract

L’Italia viene spesso considerata come un paese che ospita o riceve migranti poco qualificati (per lo più illegali), così nel corso degli anni mi sono trovata a spiegare in più occasioni che anche migranti altamente qualificati sono attratti dall’Italia, e che addirittura vi giungono grazie ad accordi internazionali stipulati da paesi che sono tra loro in competizione ‘soft power’ per la ricerca di talenti, con lo scopo di aumentare il proprio potere a livello globale, ovviamente attraverso vie legali. Gli studenti internazionali costituiscono una categoria di migranti che fino agli anni duemila non ha ricevuto molta attenzione in ambito accademico [Piguet et al., 2017]. Tuttavia, la migrazione per motivi di studio si può far risalire al 1190, e, forse ancora più precisamente, al periodo coloniale tra il XVII e il XIX secolo [Leucci et al., 2018]. A questo proposito, la presente tesi ha evidenziato come il flusso di studenti indiani verso l’Italia sia largamente incoraggiato da politiche internazionali che rimangono per lo più sconosciute. Tra queste politiche figurano vari accordi bilaterali firmati dal Governo italiano per attirare studenti indiani di livello universitario che vogliano “investire il proprio talento” nelle Università italiane. La tesi riesce a coniugare, attraverso un case study sulla città di Padova – città di ‘media’ dimensione che sta guadagnando importanza nel panorama internazionale grazie alla sua Università, fondata 800 anni fa - due livelli di analisi (locale e globale) in un’unica discussione sulle interdipendenze tra l’andamento e la struttura dei flussi migratori degli studenti indiani e la loro spazializzazione in Italia quale nazione di destinazione. La tesi presentata contribuisce quindi ad evidenziare un flusso migratorio rilevante ma inesplorato dalla letteratura accademica in Italia: la migrazione degli studenti internazionali. Allo stesso tempo, un focus sugli studenti universitari indiani, considerati come studenti-migranti dotati di conoscenze e capacità intellettuali, aiuterà a delineare il variegato mosaico dell’attuale migrazione indiana in Italia. In effetti, l’analisi della migrazione degli indiani in Italia resta attualmente limitata a migranti con bassi o medi livelli di specializzazione come, ad esempio, gli indiani Sikh impiegati in agricoltura. In linea generale, la migrazione di lavoratori altamente qualificati e con alti livelli di istruzione non è stata studiata in modo approfondito né in Italia, né in altri paesi europei [Piguet, 2016; McGuill, 2013; King and Raghuram, 2013]. Pertanto, richiamo la necessità di definire un diverso modo di pensare, interpretare e agire che superi l’approccio limitante alla migrazione generalmente associato ai soli irregolari [Ambrosini, 2011, 2017; Panichella & Ambrosini, 2018]. La tesi colma inoltre un’importante lacuna, valutando gli impatti negativi del processo di studentificazione di una città come Padova che ricerca il proprio riconoscimento a livello internazionale, aldilà del suo patrimonio storico noto globalmente per la basilica di Sant’Antonio. In questo contesto, ci tengo a sottolineare come il ruolo illustre dell’Università e il suo spazio fisico fungano da “ponte”, o da crocevia e punto di convergenza dell’interculturalità della città. Nel complesso, la presente tesi di ricerca fornisce un quadro dettagliato e ricco di sfumature sui vari profili degli studenti indiani presenti in uno stesso territorio, cioè la città di Padova. Questa ricerca mira invece a portare il lettore ad una nuova visione di co-abitazione in uno spazio locale limitato, grazie all’esempio della città di Padova e del suo interessante desiderio di internazionalizzazione che coinvolge l’Università nel processo.
26-apr-2021
33
ARCHITETTURA, CITTA' E DESIGN
TRAILS OF AN INDIAN COMMUNITY IN PADOVA. Chasing the invisible migration of Indian students (re)shaping spaces in this Italian medium city / Reguiessé, Daphné. - (2021 Apr 26). [10.25432/reguiess-daphn-_phd2021-04-26]
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Descrizione: TRAILS OF AN INDIAN COMMUNITY IN PADOVA. Chasing the invisible migration of Indian students (re)shaping spaces in this Italian medium city.
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/301594
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