La ricerca di un benessere diffuso entra nella configurazione di luoghi e percorsi che si avvalgono dei valori del contesto urbano nell’accogliere le pratiche quotidiane. Una accurata integrazione dei caratteri e dei valori dei luoghi favorisce la fruizione piacevole degli spazi. L’interazione della dimensione urbana con quella paesaggistica si qualifica attraverso valori estetici e patrimoniali, nella necessaria interdipendenza, nel tempo e nella variabilità ambientale, tra spazi chiusi e aperti, tra luoghi esclusivi e condivisi, ma soprattutto tra persone e comunità, tra stili di vita e forme dell’abitare. La città-paesaggio è quindi una città che assimila e si conforma in rapporto a condizioni variabili nel suo essere parte integrante di un ecosistema in cui sono essenziali le persone, le specie vegetali e diversi fattori climatici, riassestandosi su regole che appartengono a una “natura controllata”, di cui ci siamo appropriati perché possa operare ai fini civili e ambientali. In una città d’acqua come Venezia le condizioni di benessere sono notevolmente influenzate dal paesaggio e dalla qualità degli spazi aperti che contribuiscono ad un equilibrio vitale e sostenibile tra diverse componenti urbane e ambientali. La sua cura si sviluppa necessariamente in ambiti transcalari, nelle relazioni a distanza tra Venezia Centro storico e le municipalità di terraferma. Una transcalarità che si riflette nell’approccio progettuale assunto dalla ricerca per valorizzare il rapporto con la Laguna delle diverse parti urbane. La città-paesaggio è quindi il contesto in cui si collocano diverse tensioni progettuali, tra infrastrutture verdi e blu che favoriscono la vita all’aperto e stili di vita sani, riqualificando il territorio e i luoghi dell’abitare. Il lavoro alle diverse scale connota tanto le indagini conoscitive quanto il progetto nell’intento di intervenire per il risanamento ambientale, non solo attraverso la componente vegetale, ma soprattutto nella complessa articolazione di varie permeabilità, tra architetture urbane e spazi aperti, tra aree centrali e di margine, nei suoli e tra i luoghi di condivisione. La proposta di una infrastruttura green che qualifichi il centro di Marghera attraversandola, configura un sistema di connessione dei paesaggi d'acque di grande valore, quali sono la Laguna di Venezia e la Riviera del Brenta. Tale intervento integra la dimensione urbana e paesaggistica in un sistema di luoghi di condivisione inanellati da percorsi ciclopedonali, che vanno ad agevolare le connessioni lente e superare le barriere costituite da recinti e limiti di vario genere. La permeabilità genera così nuovi spazi di natura, oasi delineate dall’ambiente costruito dove la componente vegetale e l’acqua attraggono itinerari, mentre riqualificano la relazione delle aree produttive con quelle abitate in attesa di ulteriori trasformazioni e processi di adattamento. Un sistema di luoghi, tra soglie abitate, oasi urbane e strade vitali, ridisegna i suoli secondo specifiche necessità di valorizzazione del quartiere di Marghera come parte della città-paesaggio della Laguna. Si tratta nello specifico di spazi aperti che vengono valorizzati come luoghi inclusivi, accoglienti per le persone di diverse età, tali da favorire un senso di appartenenza in chi li frequenta e li abita, li coltiva e li cura.
Marghera e la città-paesaggio : permeabilità e connessioni terapeutiche tra terra e acqua
Vanore, Margherita
2021-01-01
Abstract
La ricerca di un benessere diffuso entra nella configurazione di luoghi e percorsi che si avvalgono dei valori del contesto urbano nell’accogliere le pratiche quotidiane. Una accurata integrazione dei caratteri e dei valori dei luoghi favorisce la fruizione piacevole degli spazi. L’interazione della dimensione urbana con quella paesaggistica si qualifica attraverso valori estetici e patrimoniali, nella necessaria interdipendenza, nel tempo e nella variabilità ambientale, tra spazi chiusi e aperti, tra luoghi esclusivi e condivisi, ma soprattutto tra persone e comunità, tra stili di vita e forme dell’abitare. La città-paesaggio è quindi una città che assimila e si conforma in rapporto a condizioni variabili nel suo essere parte integrante di un ecosistema in cui sono essenziali le persone, le specie vegetali e diversi fattori climatici, riassestandosi su regole che appartengono a una “natura controllata”, di cui ci siamo appropriati perché possa operare ai fini civili e ambientali. In una città d’acqua come Venezia le condizioni di benessere sono notevolmente influenzate dal paesaggio e dalla qualità degli spazi aperti che contribuiscono ad un equilibrio vitale e sostenibile tra diverse componenti urbane e ambientali. La sua cura si sviluppa necessariamente in ambiti transcalari, nelle relazioni a distanza tra Venezia Centro storico e le municipalità di terraferma. Una transcalarità che si riflette nell’approccio progettuale assunto dalla ricerca per valorizzare il rapporto con la Laguna delle diverse parti urbane. La città-paesaggio è quindi il contesto in cui si collocano diverse tensioni progettuali, tra infrastrutture verdi e blu che favoriscono la vita all’aperto e stili di vita sani, riqualificando il territorio e i luoghi dell’abitare. Il lavoro alle diverse scale connota tanto le indagini conoscitive quanto il progetto nell’intento di intervenire per il risanamento ambientale, non solo attraverso la componente vegetale, ma soprattutto nella complessa articolazione di varie permeabilità, tra architetture urbane e spazi aperti, tra aree centrali e di margine, nei suoli e tra i luoghi di condivisione. La proposta di una infrastruttura green che qualifichi il centro di Marghera attraversandola, configura un sistema di connessione dei paesaggi d'acque di grande valore, quali sono la Laguna di Venezia e la Riviera del Brenta. Tale intervento integra la dimensione urbana e paesaggistica in un sistema di luoghi di condivisione inanellati da percorsi ciclopedonali, che vanno ad agevolare le connessioni lente e superare le barriere costituite da recinti e limiti di vario genere. La permeabilità genera così nuovi spazi di natura, oasi delineate dall’ambiente costruito dove la componente vegetale e l’acqua attraggono itinerari, mentre riqualificano la relazione delle aree produttive con quelle abitate in attesa di ulteriori trasformazioni e processi di adattamento. Un sistema di luoghi, tra soglie abitate, oasi urbane e strade vitali, ridisegna i suoli secondo specifiche necessità di valorizzazione del quartiere di Marghera come parte della città-paesaggio della Laguna. Si tratta nello specifico di spazi aperti che vengono valorizzati come luoghi inclusivi, accoglienti per le persone di diverse età, tali da favorire un senso di appartenenza in chi li frequenta e li abita, li coltiva e li cura.File | Dimensione | Formato | |
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