L'opera di Antoni Muntadas si rivolge alla disamina della retorica visiva e politica delle comunicazioni sociali, secondo un approccio originale ma originato dagli studi sulle dinamiche della società di massa e delle interazioni tra arte e potere. Opere che vanno da File Rooms sulla censura a Protocolli veneziani sulle ricorrenze della microarchitettura alla disamina sulla storia dei Padiglioni nazionali alla Biennale di Venezia, tra gli altri, sono legati dalla ricerca del linguaggio non verbale parla, indica, impone, sottintende regole e consuetudini. Ciò nel quadro di un campo di studi che va da Foucault a Debord e oltre, nello studio delle strutture attraverso cui un potere dominante sorveglia e orienta a vita comunitaria.
Premessa
Angela Vettese
2017-01-01
Abstract
L'opera di Antoni Muntadas si rivolge alla disamina della retorica visiva e politica delle comunicazioni sociali, secondo un approccio originale ma originato dagli studi sulle dinamiche della società di massa e delle interazioni tra arte e potere. Opere che vanno da File Rooms sulla censura a Protocolli veneziani sulle ricorrenze della microarchitettura alla disamina sulla storia dei Padiglioni nazionali alla Biennale di Venezia, tra gli altri, sono legati dalla ricerca del linguaggio non verbale parla, indica, impone, sottintende regole e consuetudini. Ciò nel quadro di un campo di studi che va da Foucault a Debord e oltre, nello studio delle strutture attraverso cui un potere dominante sorveglia e orienta a vita comunitaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.