II testo indaga il progetto del ponte fiorentino di San Niccolò sull’Arno, vinto dall’ingegnere Riccardo Morandi e sarà la prima opera che porta al professionista romano la notorietà nazionale nel 1946 e al quale qui si dedica un approfondimento . Morandi, che per molti anni gode di una notorietà e stima limitata all’ambiente dei costruttori, soprattutto romani, dopo la messa a punto dei dispositivi di precompressione, presentati sul riviste tecniche di grande diffusione come “Giornale del Genio Civile” e “L’Industria Italiana del Cemento” guadagna una fama tra le imprese e i tecnici del settore, fama che però nell’ambiente ufficiale dei progettisti faticherà a guadagnarsi. Ancora fino a pochi anni fa erano rari i volumi di storia dell’architettura a nominare Morandi, se non attraverso qualche sporadica immagine del padiglione sotterraneo di Torino, ma senza far alcun cenno alla biografia o alla mole di opere costruite da Morandi. La vittoria dell’appalto-concorso per il ponte San Niccolò, in collaborazione con l’impresa SPER , una filiazione dell’Impresa fratelli Giovannetti, a Firenze nel 1946, da parte del giovane e sconosciuto ingegnere romano, lascia sgomenti gli autorevoli partecipanti al concorso, tra cui anche Giovanni Michelucci (1891-1990) e altri prestigiosi progettisti fiorentini e toscani.

Ponti ricostruiti: Il ponte San Niccolò a Firenze di Riccardo Morandi

Marandola Marzia
2018-01-01

Abstract

II testo indaga il progetto del ponte fiorentino di San Niccolò sull’Arno, vinto dall’ingegnere Riccardo Morandi e sarà la prima opera che porta al professionista romano la notorietà nazionale nel 1946 e al quale qui si dedica un approfondimento . Morandi, che per molti anni gode di una notorietà e stima limitata all’ambiente dei costruttori, soprattutto romani, dopo la messa a punto dei dispositivi di precompressione, presentati sul riviste tecniche di grande diffusione come “Giornale del Genio Civile” e “L’Industria Italiana del Cemento” guadagna una fama tra le imprese e i tecnici del settore, fama che però nell’ambiente ufficiale dei progettisti faticherà a guadagnarsi. Ancora fino a pochi anni fa erano rari i volumi di storia dell’architettura a nominare Morandi, se non attraverso qualche sporadica immagine del padiglione sotterraneo di Torino, ma senza far alcun cenno alla biografia o alla mole di opere costruite da Morandi. La vittoria dell’appalto-concorso per il ponte San Niccolò, in collaborazione con l’impresa SPER , una filiazione dell’Impresa fratelli Giovannetti, a Firenze nel 1946, da parte del giovane e sconosciuto ingegnere romano, lascia sgomenti gli autorevoli partecipanti al concorso, tra cui anche Giovanni Michelucci (1891-1990) e altri prestigiosi progettisti fiorentini e toscani.
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