ITA Il contributo presenta gli esiti progettuali elaborati all'interno di un più ampio progetto di ricerca volto alla costituzione del Parco transfrontaliero del Natisone. Il progetto è nato da un incarico conferito all’Università Iuav di Venezia dal Comune di Manzano, capofila per l’Uti del Natisone, in relazione a un percorso di stipula di un Contratto di fiume. Sviluppato come un programma composto di strategia e progetti mirati, dove l’autore ha contribuito alla definizione e messa a punto della visione complessiva, la ricerca ha proposto un concetto di parco non più inteso come serie di vincoli, a gravare su un territorio già in difficoltà, ma come sistema di azioni entro una visione di insieme. La messa a punto di una serie di interventi esemplari si è basata sul principio che per riqualificare un fiume e le relazioni con il territorio di riferimento fosse necessario tenere insieme una complessa molteplicità di necessità e obiettivi, dove la transizione energetica potesse entrare in relazione a processi più ampi di riqualificazione urbanistica e paesaggistica, oltre che di manutenzione ambientale e idraulica. Nell’idea che prendersi cura del territorio richieda un approccio in grado di comporre in forma sintetica istanze di natura diversa. Il contributo, in particolare, illustra i presupposti teorici e gli esiti formali di un progetto per il ripristino di una briglia fluviale in rovina presso Vernasso, in corrispondenza di un mulino storico. La realizzazione di una nuova centralina micro-idroelettrica viene interpretata come occasione per costruire un nuovo sistema di spazi pubblici, ma anche provvedere alla sistemazione del lungofiume, in risposta a esigenze di consolidamento delle sponde e riqualificazione della vegetazione ripariale, nonché al ridisegno dell'affaccio rivierasco di un'area per una festa tradizionale e alla riqualificazione dei collegamenti con l'abitato storico di San Pietro al Natisone. ENG The paper presents the design outcomes developed within a larger research project aimed at the establishment of the Natisone Transfrontier Park. The project originated from a commission given to the Iuav University of Venice by the Municipality of Manzano, lead partner for the Natisone Uti, in relation to a pathway for the stipulation of a River Contract. Developed as a program composed of strategy and focused projects, where the author contributed to the definition and fine-tuning of the overall vision, the research proposed a concept of park no longer understood as a series of constraints, to burden an already struggling territory, but as a system of actions within an overall vision. The development of a series of exemplary interventions was based on the principle that in order to redevelop a river and its relations with the reference territory, it was necessary to hold together a complex multiplicity of needs and objectives, where the energy transition could enter into relationship with broader processes of urban and landscape redevelopment, as well as environmental and hydraulic maintenance. In the idea that taking care of the territory requires an approach capable of composing instances of a different nature in a synthetic form. The contribution, in particular, illustrates the theoretical assumptions and formal outcomes of a project for the restoration of a ruined river weir near Vernasso, at a historic mill. The realization of a new micro-hydroelectric power plant is interpreted as an opportunity to build a new system of public spaces, but also to provide for the redevelopment of the riverfront, in response to needs for bank consolidation and riparian vegetation redevelopment, as well as for the redesign of the riparian overlook of an area for a traditional festival and the redevelopment of connections with the historic settlement of San Pietro al Natisone.
Consolidare, produrre, abitare
Andrea Iorio
2021-01-01
Abstract
ITA Il contributo presenta gli esiti progettuali elaborati all'interno di un più ampio progetto di ricerca volto alla costituzione del Parco transfrontaliero del Natisone. Il progetto è nato da un incarico conferito all’Università Iuav di Venezia dal Comune di Manzano, capofila per l’Uti del Natisone, in relazione a un percorso di stipula di un Contratto di fiume. Sviluppato come un programma composto di strategia e progetti mirati, dove l’autore ha contribuito alla definizione e messa a punto della visione complessiva, la ricerca ha proposto un concetto di parco non più inteso come serie di vincoli, a gravare su un territorio già in difficoltà, ma come sistema di azioni entro una visione di insieme. La messa a punto di una serie di interventi esemplari si è basata sul principio che per riqualificare un fiume e le relazioni con il territorio di riferimento fosse necessario tenere insieme una complessa molteplicità di necessità e obiettivi, dove la transizione energetica potesse entrare in relazione a processi più ampi di riqualificazione urbanistica e paesaggistica, oltre che di manutenzione ambientale e idraulica. Nell’idea che prendersi cura del territorio richieda un approccio in grado di comporre in forma sintetica istanze di natura diversa. Il contributo, in particolare, illustra i presupposti teorici e gli esiti formali di un progetto per il ripristino di una briglia fluviale in rovina presso Vernasso, in corrispondenza di un mulino storico. La realizzazione di una nuova centralina micro-idroelettrica viene interpretata come occasione per costruire un nuovo sistema di spazi pubblici, ma anche provvedere alla sistemazione del lungofiume, in risposta a esigenze di consolidamento delle sponde e riqualificazione della vegetazione ripariale, nonché al ridisegno dell'affaccio rivierasco di un'area per una festa tradizionale e alla riqualificazione dei collegamenti con l'abitato storico di San Pietro al Natisone. ENG The paper presents the design outcomes developed within a larger research project aimed at the establishment of the Natisone Transfrontier Park. The project originated from a commission given to the Iuav University of Venice by the Municipality of Manzano, lead partner for the Natisone Uti, in relation to a pathway for the stipulation of a River Contract. Developed as a program composed of strategy and focused projects, where the author contributed to the definition and fine-tuning of the overall vision, the research proposed a concept of park no longer understood as a series of constraints, to burden an already struggling territory, but as a system of actions within an overall vision. The development of a series of exemplary interventions was based on the principle that in order to redevelop a river and its relations with the reference territory, it was necessary to hold together a complex multiplicity of needs and objectives, where the energy transition could enter into relationship with broader processes of urban and landscape redevelopment, as well as environmental and hydraulic maintenance. In the idea that taking care of the territory requires an approach capable of composing instances of a different nature in a synthetic form. The contribution, in particular, illustrates the theoretical assumptions and formal outcomes of a project for the restoration of a ruined river weir near Vernasso, at a historic mill. The realization of a new micro-hydroelectric power plant is interpreted as an opportunity to build a new system of public spaces, but also to provide for the redevelopment of the riverfront, in response to needs for bank consolidation and riparian vegetation redevelopment, as well as for the redesign of the riparian overlook of an area for a traditional festival and the redevelopment of connections with the historic settlement of San Pietro al Natisone.File | Dimensione | Formato | |
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