Tre occasioni di riflessione che parlano di labirinti, ognuna nel proprio modo. Una visita dentro il cimitero di Caorle, piccolo sacrario ottocentesco sospeso tra mare e città; un luogo reale, percorribile ed attraversabile in tutta la sua materialità, ed insieme pervaso di tanti ricordi e di tante metafore da apparire un’allegoria. Una visita dentro gli intrecci tra pittura ed architettura, ove medesimi segni realizzano diverse intenzionalità e sorprendenti contiguità. Una visita dentro stanze di labirinto che sono solo pensieri, svolti nell’allegrezza o nella concentrazione, per sentirsi come Alice e ritrovare, per un momento, un convincimento di fanciullo: ovvero, di essere possessori dello spazio.
Sulle tracce del labirinto
PITTALUGA, FRANCA
2006-01-01
Abstract
Tre occasioni di riflessione che parlano di labirinti, ognuna nel proprio modo. Una visita dentro il cimitero di Caorle, piccolo sacrario ottocentesco sospeso tra mare e città; un luogo reale, percorribile ed attraversabile in tutta la sua materialità, ed insieme pervaso di tanti ricordi e di tante metafore da apparire un’allegoria. Una visita dentro gli intrecci tra pittura ed architettura, ove medesimi segni realizzano diverse intenzionalità e sorprendenti contiguità. Una visita dentro stanze di labirinto che sono solo pensieri, svolti nell’allegrezza o nella concentrazione, per sentirsi come Alice e ritrovare, per un momento, un convincimento di fanciullo: ovvero, di essere possessori dello spazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.