Ahmedabad, tra le più operose e moderne città dello stato indiano del Gujarat, in seguito alla peculiare realtà sociale, economica e politica che la distingue, si impone nella seconda metà del Novecento quale luogo di sapiente mediazione tra tradizione e innovazione, offrendosi come una sorta di vero e proprio laboratorio di architettura. A fianco della storica città murata sorgono interventi di un moderno maestro indiano quale Balkrishna Doshi e opere di alcuni tra i principali maestri contemporanei come Le Corbusier e Louis Kahn. Ciò è reso possibile grazie alla presenza di una classe industriale illuminata e colta, impegnata a promuovere insieme allo sviluppo economico un’azione sociale volta a garantire alla comunità locale un benessere diffuso e condiviso. Oggetto del saggio è una prima analisi delle conseguenze “architettoniche” del passaggio ad Ahmedabad di alcuni tra i principali protagonisti della scena architettonica internazionale – Le Corbusier, Louis I. Kahn e Balkrishna Doshi – i quali si trovano ad operare nella città indiana a breve distanza l’uno dall’altro, avviando una sorta di dialogo a distanza, la cui natura aiuta a comprendere aspetti inediti del loro lavoro, i cui intrecci vengono osservati per la prima volta.

Tema e variazioni. Un laboratorio di architettura in India : Le Corbusier, Balkrishna Doshi, Louis I. Kahn

Maria Bonaiti
2021-01-01

Abstract

Ahmedabad, tra le più operose e moderne città dello stato indiano del Gujarat, in seguito alla peculiare realtà sociale, economica e politica che la distingue, si impone nella seconda metà del Novecento quale luogo di sapiente mediazione tra tradizione e innovazione, offrendosi come una sorta di vero e proprio laboratorio di architettura. A fianco della storica città murata sorgono interventi di un moderno maestro indiano quale Balkrishna Doshi e opere di alcuni tra i principali maestri contemporanei come Le Corbusier e Louis Kahn. Ciò è reso possibile grazie alla presenza di una classe industriale illuminata e colta, impegnata a promuovere insieme allo sviluppo economico un’azione sociale volta a garantire alla comunità locale un benessere diffuso e condiviso. Oggetto del saggio è una prima analisi delle conseguenze “architettoniche” del passaggio ad Ahmedabad di alcuni tra i principali protagonisti della scena architettonica internazionale – Le Corbusier, Louis I. Kahn e Balkrishna Doshi – i quali si trovano ad operare nella città indiana a breve distanza l’uno dall’altro, avviando una sorta di dialogo a distanza, la cui natura aiuta a comprendere aspetti inediti del loro lavoro, i cui intrecci vengono osservati per la prima volta.
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