Il giardino di Arturo “chiuso fra le mura della casa come una corte” [E. Morante], i pergolati ove si rifugiano Graziella e il suo amato [A. de Lamartine], le vie irte che conducono al porto – vivide nei ricordi di infanzia di Peppe Barra per l’isola materna – e la spiaggia dove il postino dal cuore gentile riscopre l’amore per la poesia [Radford-Trosi], sono solo alcuni dei luoghi che hanno ospitato le scene e le ambientazioni di film e romanzi, raccontando al grande pubblico l’immagine e l’identità di Procida. Oggi, l’isola, Capitale italiana della Cultura 2022, accoglie ancora chi desidera esplorarla per captarne l’anima, alla scoperta, dietro ogni facciata e all’ombra di ogni stretto vicolo, del potenziale narrativo insito nel mito dell’architettura mediterranea.
L’architettura procidana nella cultura letteraria e cinematografica
Mattia Cocozza
2022-01-01
Abstract
Il giardino di Arturo “chiuso fra le mura della casa come una corte” [E. Morante], i pergolati ove si rifugiano Graziella e il suo amato [A. de Lamartine], le vie irte che conducono al porto – vivide nei ricordi di infanzia di Peppe Barra per l’isola materna – e la spiaggia dove il postino dal cuore gentile riscopre l’amore per la poesia [Radford-Trosi], sono solo alcuni dei luoghi che hanno ospitato le scene e le ambientazioni di film e romanzi, raccontando al grande pubblico l’immagine e l’identità di Procida. Oggi, l’isola, Capitale italiana della Cultura 2022, accoglie ancora chi desidera esplorarla per captarne l’anima, alla scoperta, dietro ogni facciata e all’ombra di ogni stretto vicolo, del potenziale narrativo insito nel mito dell’architettura mediterranea.File | Dimensione | Formato | |
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