Lo studio si propone di indagare come la moda sia agente attivo nell’evoluzione della mascolinità italiana, attraverso il recupero della storia del sistema della moda maschile italiana e l’analisi delle diverse produzioni, commerciali e comunicative, a esso collegate. Oltre a concentrarsi su particolari esperienze e produzioni, la ricerca considera il pensiero critico relativo al maschile, precisato attraverso azioni che hanno tradotto i prodotti di abbigliamento in fenomenologie culturali: immagini, ferme o in movimento; azioni performative; mostre. I fuochi sono molteplici: le componenti che definiscono la moda maschile; i macchinari che ne permettono la traduzione in artefatti indossabili; le professionalità legate alla sistematizzazione di processi e presentazioni; i corpi, vestiti precisamente di un’idea di genere che emerge dal modo in cui il corpo stesso si confronta con il sistema, a sua volta facilitatore nell’espressione quotidiana dell’identità; le costruzioni narrative, che comunicano gli oggetti e li rendono consumabili, negando – o affermando orgogliosamente e senza pudore – la dimensione temporale ed “effimera” della moda stessa. La scelta di selezionare esperienze circoscritte e rappresentative dei diversi aspetti che la tesi affronta è in linea con la considerazione della storia come narrazione non lineare , e segue, adattandola, una metodologia neo-storicista, che assume che “invocare la storia attraverso aneddoti” sia la strada per portare alla luce quelle derive che la storiografia tradizionale ha lasciato nell’ombra. La tesi non flette mai decisamente verso la componente materiale o immateriale, anche se gli artefatti a cui si guarda potrebbero suggerire il contrario. Nella sua eterogeneità, ragiona invece sulla materialità per il suo effetto sulle idee, e viceversa entra in relazione con le posizioni ideali per capire come esse si riversano negli oggetti, li modificano e ne sono necessariamente modificate.
Macchine Celibi. Politiche produttive e poetiche espositive del progetto di moda maschile italiano tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta / Franceschini, Marta. - (2022 Jun 28). [10.25432/franceschini-marta_phd2022-06-28]
Macchine Celibi. Politiche produttive e poetiche espositive del progetto di moda maschile italiano tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta
FRANCESCHINI, MARTA
2022-06-28
Abstract
Lo studio si propone di indagare come la moda sia agente attivo nell’evoluzione della mascolinità italiana, attraverso il recupero della storia del sistema della moda maschile italiana e l’analisi delle diverse produzioni, commerciali e comunicative, a esso collegate. Oltre a concentrarsi su particolari esperienze e produzioni, la ricerca considera il pensiero critico relativo al maschile, precisato attraverso azioni che hanno tradotto i prodotti di abbigliamento in fenomenologie culturali: immagini, ferme o in movimento; azioni performative; mostre. I fuochi sono molteplici: le componenti che definiscono la moda maschile; i macchinari che ne permettono la traduzione in artefatti indossabili; le professionalità legate alla sistematizzazione di processi e presentazioni; i corpi, vestiti precisamente di un’idea di genere che emerge dal modo in cui il corpo stesso si confronta con il sistema, a sua volta facilitatore nell’espressione quotidiana dell’identità; le costruzioni narrative, che comunicano gli oggetti e li rendono consumabili, negando – o affermando orgogliosamente e senza pudore – la dimensione temporale ed “effimera” della moda stessa. La scelta di selezionare esperienze circoscritte e rappresentative dei diversi aspetti che la tesi affronta è in linea con la considerazione della storia come narrazione non lineare , e segue, adattandola, una metodologia neo-storicista, che assume che “invocare la storia attraverso aneddoti” sia la strada per portare alla luce quelle derive che la storiografia tradizionale ha lasciato nell’ombra. La tesi non flette mai decisamente verso la componente materiale o immateriale, anche se gli artefatti a cui si guarda potrebbero suggerire il contrario. Nella sua eterogeneità, ragiona invece sulla materialità per il suo effetto sulle idee, e viceversa entra in relazione con le posizioni ideali per capire come esse si riversano negli oggetti, li modificano e ne sono necessariamente modificate.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Macchine Celibi. Politiche produttive e poetiche espositive del progetto di mod! maschile italiano dagli anni Quaranta agli anni Settanta
Tipologia:
Tesi di dottorato
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