Il volume Clear-span buildings. Architettura e democrazia, curato dal sottoscritto, approfondisce gli interventi al seminario “Clear-Span Buildings. Gli spazi a luce libera di Mies”, a cura di Martino Doimo, tenutosi all'Università Iuav di Venezia il 28 settembre 2020, all'interno del ciclo di incontri (a cura di Luca Monica) del Dottorato in Architettura, città e design dell'Università Iuav di Venezia, ambito di ricerca Composizione architettonica. Il volume è aperto dagli interventi introduttivi di Armando Dal Fabbro, Mies spazioso, e di Martino Doimo, Clear-span buildings. Il volume contiene inoltre gli interventi di: Benno Albrecht, Renato Capozzi, Armando Dal Fabbro, Martino Doimo, Maria Cristina Loi, Marco Mannino, Carlo Moccia, Luca Monica, Raffaella Neri, Piercarlo Palmarini, Gundula Rakowitz, Salvatore Russo, Federica Visconti. Il volume costituisce la prima pubblicazione della collana: Taccuini di lavoro del dottorato in Composizione architettonica, Dottorati coinvolti: Scuola di Dottorato dell'Università Iuav di Venezia, Dottorato di ricerca in Culture del Progetto, ambito di ricerca “Composizione architettonica”; Dottorato di ricerca in Architettura e Costruzione dell'Università degli studi di Roma “La Sapienza”; Dottorato di ricerca in Architettura dell'Università degli studi di Napoli “Federico II”, area tematica “Il progetto di architettura per la città, il paesaggio e l’ambiente”; Dottorato di ricerca in Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio del Politecnico di Bari. Direzione della collana: Armando Dal Fabbro. Comitato scientifico della collana: Venezia: Benno Albrecht, Armando Dal Fabbro, Agostino De Rosa, Antonella Gallo, Giovanni Marras, Mauro Marzo, Maurizio Meriggi, Bruno Messina, Luca Monica, Patrizia Montini Zimolo, Raffaella Neri, Claudia Pirina, Gundula Rakowitz. Roma: Giulio Barazzetta, Alessandra Capanna, Renato Capozzi, Paolo Carlotti, Domenico Chizzoniti, Anna Irene Del Monaco, Luisa Ferro, Luca Lanini, Vincenzo Latina, Marco Maretto, Antonello Monaco, Tomaso Monestiroli, Dina Nencini, Pisana Posocco, Manuela Raitano, Federica Visconti. Napoli: Roberta Amirante, Angela D'Agostino, Ferruccio Izzo, Pasquale Miano, Giovanni Multari, Lilia Pagano, Adelina Picone, Carmine Piscopo, Maria Rosaria Santangelo, Paola Scala. Bari: Francesco Defilippis, Giuseppe Fallacara, Loredana Ficarelli, Anna Bruna Menghini, Carlo Moccia. --- Abstract del volume a cura di Martino Doimo, Clear-span buildings. Architettura e democrazia: Il titolo del seminario "Clear-Span Buildings. Gli spazi a luce libera di Mies" (riportato nel volume Clear-span buildings. Architettura e democrazia, con successivi sviluppi e approfondimenti) si riferisce all’adozione di strutture a luce libera, mentre il sottotitolo allude alle implicazioni spaziali di questa specifica soluzione che Mies sviluppa in particolare negli Stati Uniti, sostanzialmente a partire dalla seconda metà degli anni ’40. Il tema specifico comporta l'apertura a un confronto più ampio rispetto alla specifica esperienza miesiana, che riguarda la riflessione americana coeva al processo di sviluppo delle grandi aule a luce libera di Mies negli USA, tra gli anni '50 e '60 e fino alla realizzazione della Neue Nationalgalerie a Berlino: le tematiche dei grandi spazi pubblici continui e indivisi, in rapporto al dibattito sulla questione "architettura e democrazia", condotto in particolare negli Stati Uniti.
Clear-span buildings : architettura e democrazia
Doimo, Martino
2022-01-01
Abstract
Il volume Clear-span buildings. Architettura e democrazia, curato dal sottoscritto, approfondisce gli interventi al seminario “Clear-Span Buildings. Gli spazi a luce libera di Mies”, a cura di Martino Doimo, tenutosi all'Università Iuav di Venezia il 28 settembre 2020, all'interno del ciclo di incontri (a cura di Luca Monica) del Dottorato in Architettura, città e design dell'Università Iuav di Venezia, ambito di ricerca Composizione architettonica. Il volume è aperto dagli interventi introduttivi di Armando Dal Fabbro, Mies spazioso, e di Martino Doimo, Clear-span buildings. Il volume contiene inoltre gli interventi di: Benno Albrecht, Renato Capozzi, Armando Dal Fabbro, Martino Doimo, Maria Cristina Loi, Marco Mannino, Carlo Moccia, Luca Monica, Raffaella Neri, Piercarlo Palmarini, Gundula Rakowitz, Salvatore Russo, Federica Visconti. Il volume costituisce la prima pubblicazione della collana: Taccuini di lavoro del dottorato in Composizione architettonica, Dottorati coinvolti: Scuola di Dottorato dell'Università Iuav di Venezia, Dottorato di ricerca in Culture del Progetto, ambito di ricerca “Composizione architettonica”; Dottorato di ricerca in Architettura e Costruzione dell'Università degli studi di Roma “La Sapienza”; Dottorato di ricerca in Architettura dell'Università degli studi di Napoli “Federico II”, area tematica “Il progetto di architettura per la città, il paesaggio e l’ambiente”; Dottorato di ricerca in Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio del Politecnico di Bari. Direzione della collana: Armando Dal Fabbro. Comitato scientifico della collana: Venezia: Benno Albrecht, Armando Dal Fabbro, Agostino De Rosa, Antonella Gallo, Giovanni Marras, Mauro Marzo, Maurizio Meriggi, Bruno Messina, Luca Monica, Patrizia Montini Zimolo, Raffaella Neri, Claudia Pirina, Gundula Rakowitz. Roma: Giulio Barazzetta, Alessandra Capanna, Renato Capozzi, Paolo Carlotti, Domenico Chizzoniti, Anna Irene Del Monaco, Luisa Ferro, Luca Lanini, Vincenzo Latina, Marco Maretto, Antonello Monaco, Tomaso Monestiroli, Dina Nencini, Pisana Posocco, Manuela Raitano, Federica Visconti. Napoli: Roberta Amirante, Angela D'Agostino, Ferruccio Izzo, Pasquale Miano, Giovanni Multari, Lilia Pagano, Adelina Picone, Carmine Piscopo, Maria Rosaria Santangelo, Paola Scala. Bari: Francesco Defilippis, Giuseppe Fallacara, Loredana Ficarelli, Anna Bruna Menghini, Carlo Moccia. --- Abstract del volume a cura di Martino Doimo, Clear-span buildings. Architettura e democrazia: Il titolo del seminario "Clear-Span Buildings. Gli spazi a luce libera di Mies" (riportato nel volume Clear-span buildings. Architettura e democrazia, con successivi sviluppi e approfondimenti) si riferisce all’adozione di strutture a luce libera, mentre il sottotitolo allude alle implicazioni spaziali di questa specifica soluzione che Mies sviluppa in particolare negli Stati Uniti, sostanzialmente a partire dalla seconda metà degli anni ’40. Il tema specifico comporta l'apertura a un confronto più ampio rispetto alla specifica esperienza miesiana, che riguarda la riflessione americana coeva al processo di sviluppo delle grandi aule a luce libera di Mies negli USA, tra gli anni '50 e '60 e fino alla realizzazione della Neue Nationalgalerie a Berlino: le tematiche dei grandi spazi pubblici continui e indivisi, in rapporto al dibattito sulla questione "architettura e democrazia", condotto in particolare negli Stati Uniti.File | Dimensione | Formato | |
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