La rivista è un territorio agitato e seducente. In particolare nella sua accezione di strumento indipendente genera una quantità e varietà di attitudini culturali e caratteri estetici. È un oggetto e un progetto spesso collettivo, ma personale e intimo nell’esperienza della lettura. Questo saggio attraversa alcune storie editoriali che hanno mosso il contesto culturale e artistico in Italia dagli anni settanta fino alla soglia del nuovo millennio. Si tratta di avventure più o meno effimere, più o meno folli. Alcune, in apparenza senza futuro, prodotte in spazi domestici o stanze dove si coltiva l’associazionismo, percorrono un intero decennio; altre, come vampate, incendiano gli animi e la scena per breve tempo ma con una lunga persistenza nell’immaginario collettivo. Il testo profila un orizzonte ricco ma discontinuo e ne offre una restituzione per frammenti, ciascuno dei quali, lungo la progressione temporale, illumina una o più riviste esemplari nelle risposte e negli impulsi dati alle condizioni culturali della loro stessa esistenza. Ad accomunare tutte le pubblicazioni qui osservate, la messa in discussione delle grammatiche istituzionalizzate di produzione, distribuzione e fruizione e l’urgenza di generare un’alternativa al circuito ufficiale.
Bagliori. Storie di editoria alternativa in Italia
Marcadent, Saul
2018-01-01
Abstract
La rivista è un territorio agitato e seducente. In particolare nella sua accezione di strumento indipendente genera una quantità e varietà di attitudini culturali e caratteri estetici. È un oggetto e un progetto spesso collettivo, ma personale e intimo nell’esperienza della lettura. Questo saggio attraversa alcune storie editoriali che hanno mosso il contesto culturale e artistico in Italia dagli anni settanta fino alla soglia del nuovo millennio. Si tratta di avventure più o meno effimere, più o meno folli. Alcune, in apparenza senza futuro, prodotte in spazi domestici o stanze dove si coltiva l’associazionismo, percorrono un intero decennio; altre, come vampate, incendiano gli animi e la scena per breve tempo ma con una lunga persistenza nell’immaginario collettivo. Il testo profila un orizzonte ricco ma discontinuo e ne offre una restituzione per frammenti, ciascuno dei quali, lungo la progressione temporale, illumina una o più riviste esemplari nelle risposte e negli impulsi dati alle condizioni culturali della loro stessa esistenza. Ad accomunare tutte le pubblicazioni qui osservate, la messa in discussione delle grammatiche istituzionalizzate di produzione, distribuzione e fruizione e l’urgenza di generare un’alternativa al circuito ufficiale.File | Dimensione | Formato | |
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