L’avvento del calcestruzzo armato non si connota solamente con la realizzazione di grandi opere strutturali che hanno modificato radicalmente il panorama dell’ingegneria e dell’architettura del 900, ma anche nel rapporto che il ”nuovo materiale” stabilisce con la storia. Nella Carta di Atene del 1931, viene accettato l’uso dei nuovi materiali per intervenire sulle architettura del passato purché l’immagine non ne venisse compromessa e pertanto si procedesse tendenzialmente con interventi surrettizi e nascosti. Ma il panorama del 900 si arricchisce anche di nuove architetture, intese come il risultato della relazione che si stabilisce tra la costruzione storica danneggiata e non più sicura e il suo consolidamento, generando quelle che possono definirsi strutture ibride. L’attività di figure come quella di Arturo Danusso rappresenta a pieno questo momento dove la sperimentazione del nuovo materiale spinge a soluzioni ingegneristiche che inserite nel contesto storico, ne modificano consistenza e forma in un connubio che porta in realtà ad una nuova architettura. La cupola di San Gaudenzio a Novara rappresenta emblematicamente il rapporto tra antico e nuovo, con tutte le complessità e problematiche che oggi portano a riflessioni sul come e cosa conservare di questo recente passato.

Antonelli versus Danusso. Il consolidamento della cupola di San Gaudenzio a Novara

Faccio, Paolo
2022-01-01

Abstract

L’avvento del calcestruzzo armato non si connota solamente con la realizzazione di grandi opere strutturali che hanno modificato radicalmente il panorama dell’ingegneria e dell’architettura del 900, ma anche nel rapporto che il ”nuovo materiale” stabilisce con la storia. Nella Carta di Atene del 1931, viene accettato l’uso dei nuovi materiali per intervenire sulle architettura del passato purché l’immagine non ne venisse compromessa e pertanto si procedesse tendenzialmente con interventi surrettizi e nascosti. Ma il panorama del 900 si arricchisce anche di nuove architetture, intese come il risultato della relazione che si stabilisce tra la costruzione storica danneggiata e non più sicura e il suo consolidamento, generando quelle che possono definirsi strutture ibride. L’attività di figure come quella di Arturo Danusso rappresenta a pieno questo momento dove la sperimentazione del nuovo materiale spinge a soluzioni ingegneristiche che inserite nel contesto storico, ne modificano consistenza e forma in un connubio che porta in realtà ad una nuova architettura. La cupola di San Gaudenzio a Novara rappresenta emblematicamente il rapporto tra antico e nuovo, con tutte le complessità e problematiche che oggi portano a riflessioni sul come e cosa conservare di questo recente passato.
2022
9788857594705
9788831241588
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