Nonostante i ricorrenti picchi degli arrivi, l’accoglienza dei migranti continua ad essere gestita con un approccio emergenziale. Eppure, esistono modelli positivi che andrebbero valorizzati e potenziati. Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), ad esempio, è un modello rimasto troppo marginale nonostante la sua capacità di realizzare progetti di accoglienza di successo attraverso processi di territorializzazione. Come mostrano alcune evidenze emerse nei comuni della periferia metropolitana milanese, una buona accoglienza passa infatti anche attraverso la capacità degli attori locali, pubblici e del privato sociale, di attivarsi e intercettare le risorse che i territori offrono.
Imparare dai territori dell'accoglienza. Verso un sistema ordinario di accoglienza e inclusione dei migranti forzati
Albanese, Flavia
;Marconi, Giovanna
2022-01-01
Abstract
Nonostante i ricorrenti picchi degli arrivi, l’accoglienza dei migranti continua ad essere gestita con un approccio emergenziale. Eppure, esistono modelli positivi che andrebbero valorizzati e potenziati. Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), ad esempio, è un modello rimasto troppo marginale nonostante la sua capacità di realizzare progetti di accoglienza di successo attraverso processi di territorializzazione. Come mostrano alcune evidenze emerse nei comuni della periferia metropolitana milanese, una buona accoglienza passa infatti anche attraverso la capacità degli attori locali, pubblici e del privato sociale, di attivarsi e intercettare le risorse che i territori offrono.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2022-C3_LCCLAP_Marconi Albanese.pdf
accesso aperto
Descrizione: Capitolo IMPARARE DAI TERRITORI DELL’ACCOGLIENZA
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
1.83 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.83 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.