Bruno Morassutti: la fabbrica Protti e un progetto per abitazioni Il progetto dello stabilimento è avviato da Bruno Morassutti a partire dal giugno 1962, dunque prima della tragedia, e nasce come prototipo di un edificio industriale modulare in acciaio. La famiglia di imprenditori industriali Protti commissiona lo stabilimento Procond destinato alla produzione di condensatori elettrolitici e ospita la direzione e gli uffici amministrativi. Il risultato è un edificio unico sia per la produzione industriale che per gli uffici: si basa su di una planimetria rettangolare, 56 x 40 m, con passo netto interno dei pilastri di 7,63 m, sviluppandosi poi in un volume parallelepipedo, in cui domina la dimensione orizzontale. Elemento focale del progetto è il pilastro metallico: un formidabile montante in acciaio, che Morassutti, insoddisfatto degli elementi metallici standard di produzione industriale, disegna componendo un sofisticato assemblaggio di quattro pezzi speciali in lamiera di acciaio. Morassutti lascia a Longarone un’eredità della memoria: il raffinato edificio, a seguito di un passaggio di proprietà, viene demolito e un ulteriore incarico avuto dall’architetto per la costruzione di un edificio residenziale con negozi, rimane sulla carta.

Bruno Morassutti: un edificio industriale e un progetto per residenze

Marandola, Marzia
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01

Abstract

Bruno Morassutti: la fabbrica Protti e un progetto per abitazioni Il progetto dello stabilimento è avviato da Bruno Morassutti a partire dal giugno 1962, dunque prima della tragedia, e nasce come prototipo di un edificio industriale modulare in acciaio. La famiglia di imprenditori industriali Protti commissiona lo stabilimento Procond destinato alla produzione di condensatori elettrolitici e ospita la direzione e gli uffici amministrativi. Il risultato è un edificio unico sia per la produzione industriale che per gli uffici: si basa su di una planimetria rettangolare, 56 x 40 m, con passo netto interno dei pilastri di 7,63 m, sviluppandosi poi in un volume parallelepipedo, in cui domina la dimensione orizzontale. Elemento focale del progetto è il pilastro metallico: un formidabile montante in acciaio, che Morassutti, insoddisfatto degli elementi metallici standard di produzione industriale, disegna componendo un sofisticato assemblaggio di quattro pezzi speciali in lamiera di acciaio. Morassutti lascia a Longarone un’eredità della memoria: il raffinato edificio, a seguito di un passaggio di proprietà, viene demolito e un ulteriore incarico avuto dall’architetto per la costruzione di un edificio residenziale con negozi, rimane sulla carta.
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