All'epoca della tragedia, Giovanni Michelucci (1891-1990) stava completando a Campi Bisenzio la Chiesa dell’Autostrada (1960-64). All'origine della commessa per la nuova chiesa di Longarone vi è probabilmente il successo, pur non immune da polemiche, della chiesa dell'Autostrada, in aggiunta alla lunga esperienza che Michelucci ha maturato nell'edilizia religiosa nei decenni precedenti. Il sindaco di Longarone, Terenzio Arduini, lo convoca il 17 aprile 1964, invitandolo a progettare la parrocchiale. Michelucci risponde con entusiasmo: gli schizzi di progetto si susseguono copiosi a partire dal 15 novembre 1966, data dell’incarico ufficiale, fino all'anno successivo. Nel progetto definitivo della chiesa, l’impianto circolare è configurato come se derivasse da un sollevamento tellurico, scavato da due cavee pseudo-ellittiche; sovrapposte l’una sull’altra, queste ultime conformano l'anfiteatro dell’aula liturgica. Posta intorno all’aula sacra, la cavea accoglie la messa e ingloba la cappella feriale dietro l’altare maggiore e l’adiacente battistero semiipogeo. All’estremità diametralmente opposta, si delinea la base circolare della torre campanaria – non edificata – che sarà successivamente inserita nel sistema anulare dei percorsi; questi avvolgono la sala e conducono all’anfiteatro superiore, che modella la copertura dell’aula liturgica.

Giovanni Michelucci: il progetto per la chiesa dell’Immacolata, con Enzo Vannucci e Giancarlo Turrini

Marandola, Marzia
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01

Abstract

All'epoca della tragedia, Giovanni Michelucci (1891-1990) stava completando a Campi Bisenzio la Chiesa dell’Autostrada (1960-64). All'origine della commessa per la nuova chiesa di Longarone vi è probabilmente il successo, pur non immune da polemiche, della chiesa dell'Autostrada, in aggiunta alla lunga esperienza che Michelucci ha maturato nell'edilizia religiosa nei decenni precedenti. Il sindaco di Longarone, Terenzio Arduini, lo convoca il 17 aprile 1964, invitandolo a progettare la parrocchiale. Michelucci risponde con entusiasmo: gli schizzi di progetto si susseguono copiosi a partire dal 15 novembre 1966, data dell’incarico ufficiale, fino all'anno successivo. Nel progetto definitivo della chiesa, l’impianto circolare è configurato come se derivasse da un sollevamento tellurico, scavato da due cavee pseudo-ellittiche; sovrapposte l’una sull’altra, queste ultime conformano l'anfiteatro dell’aula liturgica. Posta intorno all’aula sacra, la cavea accoglie la messa e ingloba la cappella feriale dietro l’altare maggiore e l’adiacente battistero semiipogeo. All’estremità diametralmente opposta, si delinea la base circolare della torre campanaria – non edificata – che sarà successivamente inserita nel sistema anulare dei percorsi; questi avvolgono la sala e conducono all’anfiteatro superiore, che modella la copertura dell’aula liturgica.
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