La cura come servizio di prossimità trascende il legame cura-malattia del modello attuale di assistenza sanitaria che identifica il cittadino nel ruolo utente-cliente di servizi professionalizzati e apre a una nuova generazione di servizi di prossimità, servizi relazionali (che producono empatia, fiducia, reciprocità), distribuiti sul territorio (cioè vicini alle persone interessate) e collaborativi che operano come infrastrutture abilitanti di nuove comunità di luogo. Portare i servizi vicino ai cittadini favorisce l’adozione di stili di vita più attivi (secondo i modelli della “città dei 15 minuti”) e la costruzione di comunità, nelle quali la prossimità non è solo riferita ai luoghi ma anche agli affetti. A partire dalla fiducia nei ruoli degli spazi e dei servizi pubblici nella promozione della salute, il punto di vista fondamentale per la costruzione di una healthy city è costituito dal quartiere dove la prossimità fisica e sociale può trovare una configurazione ottimale nell’uso/riuso di infrastrutture verdi, spazi pubblici aperti, servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione che possono incidere sulle condizioni di benessere psicofisico e sulle pratiche di condivisione. In relazione a queste riflessioni la ricchezza teorica della Progettazione Ambientale, risorsa conoscitiva nel raggiungimento di una possibile convergenza fra le esigenze e le aspettative della persona umana e le ragioni complessive del territorio e dell’ambiente costruito, può costituire una chiave interpretativa e uno strumento di approfondimento per possibili scenari futuri per modelli pro-attivi di città, ovvero città capaci di fornire un supporto concreto al sistema sanitario e alle condizioni di benessere dei cittadini. A partire da queste premesse, la ricerca definisce un originale modello metaprogettuale di criteri progettuali applicabili a tre scale di analisi, nelle quali il contesto fisico e i servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione possono influenzare le condizioni di benessere psicofisico e in generale la qualità di vita delle persone anziane: la scala dei servizi territoriali sanitari di quartiere, la scala degli spazi verdi aperti, la scala dell’alloggio. Il quartiere health-friendly proposto si basa sull’accessibilità come condizione fondamentale e multiscalare per la promozione dell’attività fisica a supporto della salute in un contesto urbano, a partire dalla sua declinazione rispetto alle persone più fragili che vivono il quartiere, gli anziani, per i quali la vivibilità del quartiere molto dipende dalla possibilità di superare il divario tra abilità e barriere spaziali/temporali, fisiche/tecnologiche, informative/economiche, legali/amministrative, culturali/attitudinali. Il modello metaprogettuale proposto più costituire un supporto alle decisioni dell’organizzazione sanitaria territoriale e delle autorità regionali e comunali impegnate nella promozione della salute alle diverse scale, dalla scelta dei servizi assistenziali e della loro localizzazione, alla progettazione di spazi di supporto alle condizioni di benessere delle persone. Una verifica dell’applicabilità del modello metaprogettuale è stata condotta su sperimentazioni progettuali alle varie scale.
Spazi terapeutici di prossimità : Un approccio multiscalare alla riabilitazione, prevenzione e benessere
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
						
							
							
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Cellucci, Cristiana
						
						
						
							Writing – Review & Editing
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			2023-01-01
Abstract
La cura come servizio di prossimità trascende il legame cura-malattia del modello attuale di assistenza sanitaria che identifica il cittadino nel ruolo utente-cliente di servizi professionalizzati e apre a una nuova generazione di servizi di prossimità, servizi relazionali (che producono empatia, fiducia, reciprocità), distribuiti sul territorio (cioè vicini alle persone interessate) e collaborativi che operano come infrastrutture abilitanti di nuove comunità di luogo. Portare i servizi vicino ai cittadini favorisce l’adozione di stili di vita più attivi (secondo i modelli della “città dei 15 minuti”) e la costruzione di comunità, nelle quali la prossimità non è solo riferita ai luoghi ma anche agli affetti. A partire dalla fiducia nei ruoli degli spazi e dei servizi pubblici nella promozione della salute, il punto di vista fondamentale per la costruzione di una healthy city è costituito dal quartiere dove la prossimità fisica e sociale può trovare una configurazione ottimale nell’uso/riuso di infrastrutture verdi, spazi pubblici aperti, servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione che possono incidere sulle condizioni di benessere psicofisico e sulle pratiche di condivisione. In relazione a queste riflessioni la ricchezza teorica della Progettazione Ambientale, risorsa conoscitiva nel raggiungimento di una possibile convergenza fra le esigenze e le aspettative della persona umana e le ragioni complessive del territorio e dell’ambiente costruito, può costituire una chiave interpretativa e uno strumento di approfondimento per possibili scenari futuri per modelli pro-attivi di città, ovvero città capaci di fornire un supporto concreto al sistema sanitario e alle condizioni di benessere dei cittadini. A partire da queste premesse, la ricerca definisce un originale modello metaprogettuale di criteri progettuali applicabili a tre scale di analisi, nelle quali il contesto fisico e i servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione possono influenzare le condizioni di benessere psicofisico e in generale la qualità di vita delle persone anziane: la scala dei servizi territoriali sanitari di quartiere, la scala degli spazi verdi aperti, la scala dell’alloggio. Il quartiere health-friendly proposto si basa sull’accessibilità come condizione fondamentale e multiscalare per la promozione dell’attività fisica a supporto della salute in un contesto urbano, a partire dalla sua declinazione rispetto alle persone più fragili che vivono il quartiere, gli anziani, per i quali la vivibilità del quartiere molto dipende dalla possibilità di superare il divario tra abilità e barriere spaziali/temporali, fisiche/tecnologiche, informative/economiche, legali/amministrative, culturali/attitudinali. Il modello metaprogettuale proposto più costituire un supporto alle decisioni dell’organizzazione sanitaria territoriale e delle autorità regionali e comunali impegnate nella promozione della salute alle diverse scale, dalla scelta dei servizi assistenziali e della loro localizzazione, alla progettazione di spazi di supporto alle condizioni di benessere delle persone. Una verifica dell’applicabilità del modello metaprogettuale è stata condotta su sperimentazioni progettuali alle varie scale.| File | Dimensione | Formato | |
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