Per l’Organizzazione Mondiale del Turismo il turismo è un fenomeno sociale, culturale ed economico che comporta lo spostamento di visitatori e ha a che fare con le loro attività, alcune delle quali comportano una spesa turistica. Nelle sue diverse tipologie – l’OMT ne elenca 14, ma si tratta di una classificazione molto parziale – tale fenomeno incrocia un’ampia gamma di interessi, ambienti e attività – dall’educazione alla produzione culturale, dall’arte allo sport, dalle risorse naturali alla salute – con possibili effetti diretti o indiretti su tutti e 17 gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, nell’ambito dei quali è espressamente citato, in particolare, nei target degli Obiettivi 8 (“Lavoro dignitoso e crescita economica”), 12 (“Consumo e produzione responsabili”) e 14 (“La vita sott’acqua”, riguardante la tutela degli ecosistemi marini) Scopo dell’OMT è promuovere un “turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile” facendone un tema di politiche nazionali e internazionali finalizzate allo sviluppo socio-economico, partendo dai dati che – al netto delle istanze di responsabilità, sostenibilità e accessibilità universale – connotano il settore come “potenza economica”: è infatti “la terza categoria mondiale per ricavi da esportazione nel 2015 e rappresenta il 10% del PIL mondiale, il 30% delle esportazioni di servizi e un posto di lavoro su 10 nel mondo”. Nelle sue molteplici declinazioni, il turismo può quindi costituire una lente interessante per osservare i processi di trasformazione della città e del territorio contemporanei, soprattutto in un paese come l’Italia, in cui il settore, con il suo indotto, contribuisce per circa il 13% al PIL nazionale, e, dopo essere stato colpito in modo particolarmente pesante dalla pandemia da Covid-19, è ora tra i principali responsabili della ripresa economica: un andamento che ne dimostra da un lato la debolezza strutturale di fronte a possibili crisi globali e, di converso, la reattività sul medio periodo.

Turismo, sostenibilità e governo del territorio, tra minacce e opportunità

Fregolent, Laura
2023-01-01

Abstract

Per l’Organizzazione Mondiale del Turismo il turismo è un fenomeno sociale, culturale ed economico che comporta lo spostamento di visitatori e ha a che fare con le loro attività, alcune delle quali comportano una spesa turistica. Nelle sue diverse tipologie – l’OMT ne elenca 14, ma si tratta di una classificazione molto parziale – tale fenomeno incrocia un’ampia gamma di interessi, ambienti e attività – dall’educazione alla produzione culturale, dall’arte allo sport, dalle risorse naturali alla salute – con possibili effetti diretti o indiretti su tutti e 17 gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, nell’ambito dei quali è espressamente citato, in particolare, nei target degli Obiettivi 8 (“Lavoro dignitoso e crescita economica”), 12 (“Consumo e produzione responsabili”) e 14 (“La vita sott’acqua”, riguardante la tutela degli ecosistemi marini) Scopo dell’OMT è promuovere un “turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile” facendone un tema di politiche nazionali e internazionali finalizzate allo sviluppo socio-economico, partendo dai dati che – al netto delle istanze di responsabilità, sostenibilità e accessibilità universale – connotano il settore come “potenza economica”: è infatti “la terza categoria mondiale per ricavi da esportazione nel 2015 e rappresenta il 10% del PIL mondiale, il 30% delle esportazioni di servizi e un posto di lavoro su 10 nel mondo”. Nelle sue molteplici declinazioni, il turismo può quindi costituire una lente interessante per osservare i processi di trasformazione della città e del territorio contemporanei, soprattutto in un paese come l’Italia, in cui il settore, con il suo indotto, contribuisce per circa il 13% al PIL nazionale, e, dopo essere stato colpito in modo particolarmente pesante dalla pandemia da Covid-19, è ora tra i principali responsabili della ripresa economica: un andamento che ne dimostra da un lato la debolezza strutturale di fronte a possibili crisi globali e, di converso, la reattività sul medio periodo.
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