La ricerca conduce una riflessione rispetto al tema della costruzione in relazione alla definizione delle forme dell’architettura, individuando in che modo il rapporto tra componente tecnica ed estetica - nel suo significato rappresentativo - prende corpo come principio necessario all’espressività di tali forme. Testimone di un’idea di spazio e quindi dell’architettura che lo definisce, la costruzione non è declinabile nelle stesse infinite forme della sua componente strutturale. Allo stesso tempo, però, nonostante quest’ultima si basi sulle possibilità deduttive e predittive offerte dall’esattezza e dal rigore del calcolo, non ha la capacità di individuare i criteri formali dell’architettura. La costruzione nella sua accezione tecnica diventa l’oggetto di una rappresentazione subordinata all’architettura, che ne comprende le forme e le determina per raggiungere l’espressività di significato e del valore che deve rappresentare. L’inscindibilità e la necessaria reciprocità tra queste questioni trasla il significato stesso dell’architettura come costruzione e rappresentazione dei suoi principi strutturali. Il problema diventa come assegnare la forma più adeguata all’interno di una possibilità infinita di soluzioni. Prendendo come riferimento di indagine il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro di Affonso Eduardo Reidy, l’architetto carioca affronta il problema della costruzione attraverso le possibilità offerte dalla nuova tecnica del cemento armato, raggiungendo il massimo livello di complessità nell’assegnazione della forma rispondente, la forma più adeguata alla rappresentazione del valore di museo moderno in un contesto urbano del tutto eccezionale. Per Reidy non è il calcolo a determinare le forme della costruzione, ma corrisponde ad un momento di verifica secondario che conferma l’effettiva fattibilità costruttiva. Le forme e il loro significato si precisano in un processo che, attraverso la composizione e la costruzione, individua e analizza gli aspetti morfologici e strutturali che conducono alla costruzione del carattere dell’architettura del museo e alla definizione del suo ruolo urbano, confermando la connotazione “multi-scalare” dell’edificio. Il linguaggio architettonico, i modi di organizzare gli elementi e gli spazi dell’architettura affondano in una dialettica con la città, che costituisce il riferimento e il fine ultimo entro cui Reidy si muove. La necessità di riscattare le contraddizioni di una città stremata dal difficile percorso storico ha come obiettivo quello di reinterpetare strategie e tecniche compositive che si riappropriano del paesaggio urbano e naturale. Ponendo le basi per l’invenzione di una nuova tradizione, questa operazione di costruzione del paesaggio urbano trova le sue ragioni all’interno di un preciso contesto fisico e culturale dal quale non si può prescindere: l’esuberanza della natura, l’estetica dei paesaggi antropici e le tradizioni locali anticipano le forme dell’architettura, mentre il carattere della città viene ripristinato con il riassetto dei luoghi collettivi mescolati agli elementi naturali, sole, cielo e mare, che costituiscono la sua scena fissa.

La costruzione del paesaggio urbano attraverso la costruzione dell'architettura. Il Museo di Arte Moderna di Affonso Eduardo Reidy / Cerri, Alessia. - (2023 Nov 07). [10.25432/cerri-alessia_phd2023-11-07]

La costruzione del paesaggio urbano attraverso la costruzione dell'architettura. Il Museo di Arte Moderna di Affonso Eduardo Reidy

CERRI, ALESSIA
2023-11-07

Abstract

La ricerca conduce una riflessione rispetto al tema della costruzione in relazione alla definizione delle forme dell’architettura, individuando in che modo il rapporto tra componente tecnica ed estetica - nel suo significato rappresentativo - prende corpo come principio necessario all’espressività di tali forme. Testimone di un’idea di spazio e quindi dell’architettura che lo definisce, la costruzione non è declinabile nelle stesse infinite forme della sua componente strutturale. Allo stesso tempo, però, nonostante quest’ultima si basi sulle possibilità deduttive e predittive offerte dall’esattezza e dal rigore del calcolo, non ha la capacità di individuare i criteri formali dell’architettura. La costruzione nella sua accezione tecnica diventa l’oggetto di una rappresentazione subordinata all’architettura, che ne comprende le forme e le determina per raggiungere l’espressività di significato e del valore che deve rappresentare. L’inscindibilità e la necessaria reciprocità tra queste questioni trasla il significato stesso dell’architettura come costruzione e rappresentazione dei suoi principi strutturali. Il problema diventa come assegnare la forma più adeguata all’interno di una possibilità infinita di soluzioni. Prendendo come riferimento di indagine il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro di Affonso Eduardo Reidy, l’architetto carioca affronta il problema della costruzione attraverso le possibilità offerte dalla nuova tecnica del cemento armato, raggiungendo il massimo livello di complessità nell’assegnazione della forma rispondente, la forma più adeguata alla rappresentazione del valore di museo moderno in un contesto urbano del tutto eccezionale. Per Reidy non è il calcolo a determinare le forme della costruzione, ma corrisponde ad un momento di verifica secondario che conferma l’effettiva fattibilità costruttiva. Le forme e il loro significato si precisano in un processo che, attraverso la composizione e la costruzione, individua e analizza gli aspetti morfologici e strutturali che conducono alla costruzione del carattere dell’architettura del museo e alla definizione del suo ruolo urbano, confermando la connotazione “multi-scalare” dell’edificio. Il linguaggio architettonico, i modi di organizzare gli elementi e gli spazi dell’architettura affondano in una dialettica con la città, che costituisce il riferimento e il fine ultimo entro cui Reidy si muove. La necessità di riscattare le contraddizioni di una città stremata dal difficile percorso storico ha come obiettivo quello di reinterpetare strategie e tecniche compositive che si riappropriano del paesaggio urbano e naturale. Ponendo le basi per l’invenzione di una nuova tradizione, questa operazione di costruzione del paesaggio urbano trova le sue ragioni all’interno di un preciso contesto fisico e culturale dal quale non si può prescindere: l’esuberanza della natura, l’estetica dei paesaggi antropici e le tradizioni locali anticipano le forme dell’architettura, mentre il carattere della città viene ripristinato con il riassetto dei luoghi collettivi mescolati agli elementi naturali, sole, cielo e mare, che costituiscono la sua scena fissa.
7-nov-2023
35
ARCHITETTURA, CITTA' E DESIGN
La costruzione del paesaggio urbano attraverso la costruzione dell'architettura. Il Museo di Arte Moderna di Affonso Eduardo Reidy / Cerri, Alessia. - (2023 Nov 07). [10.25432/cerri-alessia_phd2023-11-07]
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Descrizione: La costruzione del paesaggio urbano attraverso la costruzione dell'architettura. Il Museo di Arte Moderna di Affonso Eduardo Reidy
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