I cambiamenti climatici sono stati in questi ultimi anni al centro dell’at-tenzione mediatica per il crescente impatto di fenomeni estremi a tuttele latitudini e per l’evidenza empirica dei danni economici, sociali e am-bientali provocati dal riscaldamento globale. Analisi e ricerche scientifi-che descrivono con sempre maggiori dettagli le alterazioni avvenute ne-gli ecosistemi, mentre l’aumento della frequenza e della magnitudo diquesti fenomeni sta diventando una costante in ogni parte del Pianetacon impatti sociali che, proprio nelle aree in cui uomo e natura hannostrutturato una maggiore relazione, determinano conseguenze spessodrammatiche.Proprio questa fase di cambiamenti epocali, che con sempre maggiorevidenza stanno coinvolgendo città e territori di tutto il mondo, enfatizzainequivocabilmente che ci si trovi davanti a un problema che non è piùpossibile procrastinare. L’emergenza climatica, dichiarata a più voci ne-gli ultimi anni, è divenuta ormai un fattore che coinvolge la prospettivadell’agire quotidiano e rispetto alla quale l’imperativo vuol essere l’ac-quisizione di una maggior consapevolezza nell’intraprendere tecnica-mente e scientificamente azioni, misure e politiche concrete e di medioe lungo periodo.Il quadro però appare complesso: da una parte il cambiamento clima-tico è alla base di scenari tendenziali di forte mutamento paesaggistico,alterando il sistema di valori attraverso il quale le comunità locali tradi-zionalmente leggono e percepiscono i paesaggi (così come concepitidalla CEP), dall’altra sono le stesse misure di adattamento e mitigazio-ne a divenire driver di profonde trasformazioni del paesaggio stesso.Come affrontare quindi in un mondo che cambia, la tutela del paesag-gio storico? Con quali criteri e strumenti curare l’inserimento paesaggi-stico di nuove opere di risposta a questa crisi climatica? E ancora, comeconciliare le attese relative alla sicurezza e alla riduzione del rischio conla salvaguardia del patrimonio paesaggistico?Sono queste alcune delle sfide di domani, che attendono tutti i profes-sionisti che operano e modificano il paesaggio contemporaneo, i quali,hanno l’opportunità e gli strumenti per veicolare ed integrare la pianifi-cazione dell’adattamento climatico con una dimensione paesaggisticache proponga strategie e orientamenti per la salvaguardia e la pianifica-zione del paesaggio, attenta al mantenimento degli aspetti significativiin una prospettiva di sviluppo sostenibile
Cambiamento climatico e paesaggio : dalla definizione degli impatti alla costruzione di nuovi modelli di governance
Reho, Matelda;Magni, Filippo;Musco, Francesco
2023-01-01
Abstract
I cambiamenti climatici sono stati in questi ultimi anni al centro dell’at-tenzione mediatica per il crescente impatto di fenomeni estremi a tuttele latitudini e per l’evidenza empirica dei danni economici, sociali e am-bientali provocati dal riscaldamento globale. Analisi e ricerche scientifi-che descrivono con sempre maggiori dettagli le alterazioni avvenute ne-gli ecosistemi, mentre l’aumento della frequenza e della magnitudo diquesti fenomeni sta diventando una costante in ogni parte del Pianetacon impatti sociali che, proprio nelle aree in cui uomo e natura hannostrutturato una maggiore relazione, determinano conseguenze spessodrammatiche.Proprio questa fase di cambiamenti epocali, che con sempre maggiorevidenza stanno coinvolgendo città e territori di tutto il mondo, enfatizzainequivocabilmente che ci si trovi davanti a un problema che non è piùpossibile procrastinare. L’emergenza climatica, dichiarata a più voci ne-gli ultimi anni, è divenuta ormai un fattore che coinvolge la prospettivadell’agire quotidiano e rispetto alla quale l’imperativo vuol essere l’ac-quisizione di una maggior consapevolezza nell’intraprendere tecnica-mente e scientificamente azioni, misure e politiche concrete e di medioe lungo periodo.Il quadro però appare complesso: da una parte il cambiamento clima-tico è alla base di scenari tendenziali di forte mutamento paesaggistico,alterando il sistema di valori attraverso il quale le comunità locali tradi-zionalmente leggono e percepiscono i paesaggi (così come concepitidalla CEP), dall’altra sono le stesse misure di adattamento e mitigazio-ne a divenire driver di profonde trasformazioni del paesaggio stesso.Come affrontare quindi in un mondo che cambia, la tutela del paesag-gio storico? Con quali criteri e strumenti curare l’inserimento paesaggi-stico di nuove opere di risposta a questa crisi climatica? E ancora, comeconciliare le attese relative alla sicurezza e alla riduzione del rischio conla salvaguardia del patrimonio paesaggistico?Sono queste alcune delle sfide di domani, che attendono tutti i profes-sionisti che operano e modificano il paesaggio contemporaneo, i quali,hanno l’opportunità e gli strumenti per veicolare ed integrare la pianifi-cazione dell’adattamento climatico con una dimensione paesaggisticache proponga strategie e orientamenti per la salvaguardia e la pianifica-zione del paesaggio, attenta al mantenimento degli aspetti significativiin una prospettiva di sviluppo sostenibileFile | Dimensione | Formato | |
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