Questo studio è il risultato di un lavoro di analisi dell’apparato grafico, storico e concettuale dell’idea alla base del diagramma “la Sezione di Valle” — The Valley Section — utile a rettificare una serie di giudizi critici antichi e recenti e a mettere nuova luce su alcuni aspetti generali del pensiero progettuale di Patrick Geddes (1854-1932). Patrick Geddes ragiona per immagini: disegnare è uno strumento di comunicazione universale, capace di superare barriere linguistiche e culturali, un vero e proprio linguaggio visivo dove “pictograph” e “ideograph” sono metodi descrittivi ordinati, praticabili, veicoli grafici di organizzazione e mobilizzazione della conoscenza. Graficamente, la “Sezione di Valle” è la vista frontale della stilizzazione topografica di una sezione territoriale ideale dalle caratteristiche morfologiche tipiche di un bacino idrografico. Da sinistra verso destra, il profilo sale rapidamente a raggiungere il punto più alto per poi scendere in maniera costante fino all’estremità più bassa. Lo scenario rappresentato costruisce un continuum geografico tra la sommità della montagna fino al mare attraversando nella sua lunghezza tutta la valle. Il diagramma è volutamente generale e diagrammatico, è il percorso che lo studente attento di Huxley compie nei paesaggi del bacino idrografico del Tamigi lungo le sue sponde, attraversando Londra per poi sfociare a est nel Mare del Nord. Dalla sorgente alla foce, attraverso spazi e segni che appartengono quanto più possibile al linguaggio comune, nella voluta stilizzazione del profilo di un bacino idrografico vengono proiettati suolo, clima, vegetazione, società, agglomerati urbani: il panorama produttivo e culturale dell’intera regione. Nell’immaginario geddesiano, la dimensione orizzontale del diagramma allude a una lettura evolutiva dell’intero sistema territoriale. L’uomo che è sulla montagna man mano che scende sulla valle trasforma le sue abitudini, il suo lavoro, ma soprattutto il suo spazio: non più semplice riparo, ma una vera e propria città, sede dell’innovazione tecnologica-industriale e finanziaria. Come ci ricorda l’iscrizione latina sul fondo della Sezione di Valle nella sua versione in vetro colorato la sintesi in scala ridotta che riflette le caratteristiche, i processi e le dinamiche di un sistema naturale più ampio (Microcosmos Naturae) è il luogo in cui si stratificano le esperienze del passato (Theatrum Historiae), profondamente plasmate dall’azione umana nell’adattamento del territorio come sua residenza (Sedes Hominum). Per Geddes, decifrare questa stratificazione continua di segni vuol dire riscoprire l’heritage — materiale e immateriale — che vi è depositato: significa lavorare sulla memoria dei singoli cittadini mettendo in evidenza che ogni città non è una creazione istantanea e ogni edificio ad esempio testimonia la stratificazione e continuità della città. Nella Sezione di Valle di Geddes la dimensione temporale e spaziale si fondono volutamente, è lo strumento attraverso il quale sensibilizzare un’indagine approfondita sulle origini e sulla crescita temporale della città-territorio. Ancora una volta, è un richiamo alla lungimiranza — individuale e collettiva — cosicché le informazioni storiche possano essere fondamento per un’analisi critica del presente per la costruzione di un progetto orientato nel futuro. L’ipotesi è considerare la storia dell’idea come parte di un approccio progressivo alla storia e alla società, elaborando i percorsi attraverso i quali l’idea ha modellato e può rimodellare l’ordine spaziale della geografia odierna. L'obiettivo è il tentativo di invertire la tendenza di eclissi del paesaggio italiano attraverso l'aggiornamento dei modelli progettuali urbani, edilizi e territoriali originari del territorio italiano.

Indagine sulla Sezione di Valle di Patrick Geddes / Fantin, Andrea. - (2023 Dec 04). [10.25432/fantin-andrea_phd2023-12-04]

Indagine sulla Sezione di Valle di Patrick Geddes

FANTIN, ANDREA
2023-12-04

Abstract

Questo studio è il risultato di un lavoro di analisi dell’apparato grafico, storico e concettuale dell’idea alla base del diagramma “la Sezione di Valle” — The Valley Section — utile a rettificare una serie di giudizi critici antichi e recenti e a mettere nuova luce su alcuni aspetti generali del pensiero progettuale di Patrick Geddes (1854-1932). Patrick Geddes ragiona per immagini: disegnare è uno strumento di comunicazione universale, capace di superare barriere linguistiche e culturali, un vero e proprio linguaggio visivo dove “pictograph” e “ideograph” sono metodi descrittivi ordinati, praticabili, veicoli grafici di organizzazione e mobilizzazione della conoscenza. Graficamente, la “Sezione di Valle” è la vista frontale della stilizzazione topografica di una sezione territoriale ideale dalle caratteristiche morfologiche tipiche di un bacino idrografico. Da sinistra verso destra, il profilo sale rapidamente a raggiungere il punto più alto per poi scendere in maniera costante fino all’estremità più bassa. Lo scenario rappresentato costruisce un continuum geografico tra la sommità della montagna fino al mare attraversando nella sua lunghezza tutta la valle. Il diagramma è volutamente generale e diagrammatico, è il percorso che lo studente attento di Huxley compie nei paesaggi del bacino idrografico del Tamigi lungo le sue sponde, attraversando Londra per poi sfociare a est nel Mare del Nord. Dalla sorgente alla foce, attraverso spazi e segni che appartengono quanto più possibile al linguaggio comune, nella voluta stilizzazione del profilo di un bacino idrografico vengono proiettati suolo, clima, vegetazione, società, agglomerati urbani: il panorama produttivo e culturale dell’intera regione. Nell’immaginario geddesiano, la dimensione orizzontale del diagramma allude a una lettura evolutiva dell’intero sistema territoriale. L’uomo che è sulla montagna man mano che scende sulla valle trasforma le sue abitudini, il suo lavoro, ma soprattutto il suo spazio: non più semplice riparo, ma una vera e propria città, sede dell’innovazione tecnologica-industriale e finanziaria. Come ci ricorda l’iscrizione latina sul fondo della Sezione di Valle nella sua versione in vetro colorato la sintesi in scala ridotta che riflette le caratteristiche, i processi e le dinamiche di un sistema naturale più ampio (Microcosmos Naturae) è il luogo in cui si stratificano le esperienze del passato (Theatrum Historiae), profondamente plasmate dall’azione umana nell’adattamento del territorio come sua residenza (Sedes Hominum). Per Geddes, decifrare questa stratificazione continua di segni vuol dire riscoprire l’heritage — materiale e immateriale — che vi è depositato: significa lavorare sulla memoria dei singoli cittadini mettendo in evidenza che ogni città non è una creazione istantanea e ogni edificio ad esempio testimonia la stratificazione e continuità della città. Nella Sezione di Valle di Geddes la dimensione temporale e spaziale si fondono volutamente, è lo strumento attraverso il quale sensibilizzare un’indagine approfondita sulle origini e sulla crescita temporale della città-territorio. Ancora una volta, è un richiamo alla lungimiranza — individuale e collettiva — cosicché le informazioni storiche possano essere fondamento per un’analisi critica del presente per la costruzione di un progetto orientato nel futuro. L’ipotesi è considerare la storia dell’idea come parte di un approccio progressivo alla storia e alla società, elaborando i percorsi attraverso i quali l’idea ha modellato e può rimodellare l’ordine spaziale della geografia odierna. L'obiettivo è il tentativo di invertire la tendenza di eclissi del paesaggio italiano attraverso l'aggiornamento dei modelli progettuali urbani, edilizi e territoriali originari del territorio italiano.
4-dic-2023
34
ARCHITETTURA, CITTA' E DESIGN
Indagine sulla Sezione di Valle di Patrick Geddes / Fantin, Andrea. - (2023 Dec 04). [10.25432/fantin-andrea_phd2023-12-04]
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Descrizione: Indagine sulla Sezione di Valle di Patrick Geddes
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/335109
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