Il presente studio, che auspichiamo possa essere solo il primo di una serie, dà conto di alcune delle attività svolte, evidenziando il contributo degli attori in gioco, degli strumenti esistenti, dei primi risultati tangibili delle politiche di investimento intraprese. Oltre a mettere a fuoco gli auspici dell’Amministrazione Comunale, si racconta l’esperienza del Piano di Recupero, di cui resta una preziosa eredità, strumento che ha saputo definire le “regole del gioco”, mettendo a sistema obiettivi di conservazione e di innovazione, di valorizzazione e di riqualificazione, definendo, edificio per edificio, gradi e modalità di trasformazione entro cui indirizzare le politiche di sviluppo del compendio. Si racconta degli interventi sugli edifici 1 e 53, primi esempi di una metodica progettuale per la riqualificazione urbana ed edilizia del Forte e primi segnali tangibili della stagione del restauro e riuso del compendio, che sarà poi seguito da altri interventi in programma come, fra tutti, quelli delle ex Casermette Francesi con finanziamenti del Ministero della Cultura. La forza e la potenza del luogo e la sua duttilità funzionale sono due aspetti complementari del ruolo che il Forte rappresenta per la collettività, il cui recupero costituisce una delle sfide più importanti per la città bipolare del prossimo futuro. Situato tra Venezia e la terraferma in una posizione strategica, il compendio di Forte Marghera occupa un’area di circa trenta ettari, assumendo una pluralità di significati e di valori per la storia delle fortificazioni militari Ottocentesche e Novecentesche di Venezia, delle quali è certamente l’espressione più straordinaria nell’ambito del Campo Trincerato. Il Forte ha costituito e ancora costituisce materia di studio e di interesse, come documentano numerosi seminari, convegni e pubblicazioni. Il Forte, per posizione, estensione, caratteristiche naturalistiche, lambito dal Canal Salso e dalla Laguna di Venezia, per le potenzialità dei suoi spazi e dei suoi bastioni e bacini d’acqua, rappresenta anche un elemento imprescindibile nella definizione delle politiche di pianificazione urbana, e di sviluppo della città. Le recenti prospettive introdotte dalle politiche di rigenerazione urbana, affiancate alle logiche di riduzione di consumo di suolo, agli obiettivi di qualità dell’architettura della convenzione di Davos e al New European Bauhaus, accrescono ancora di più le aspettative su questo luogo e l’attenzione che deve continuare a richiamare. Dopo l’esempio di rigenerazione urbana attuato a Mestre con M9, Forte Marghera rappresenta potenzialmente un’opportunità almeno pari se non di più significativa prospettiva.
Recupero e valorizzazione delle architetture militari di Forte Marghera : Gli interventi sugli edifici 1 e 53
Cianchetti, Riccardo;Trovo', Francesco
2023-01-01
Abstract
Il presente studio, che auspichiamo possa essere solo il primo di una serie, dà conto di alcune delle attività svolte, evidenziando il contributo degli attori in gioco, degli strumenti esistenti, dei primi risultati tangibili delle politiche di investimento intraprese. Oltre a mettere a fuoco gli auspici dell’Amministrazione Comunale, si racconta l’esperienza del Piano di Recupero, di cui resta una preziosa eredità, strumento che ha saputo definire le “regole del gioco”, mettendo a sistema obiettivi di conservazione e di innovazione, di valorizzazione e di riqualificazione, definendo, edificio per edificio, gradi e modalità di trasformazione entro cui indirizzare le politiche di sviluppo del compendio. Si racconta degli interventi sugli edifici 1 e 53, primi esempi di una metodica progettuale per la riqualificazione urbana ed edilizia del Forte e primi segnali tangibili della stagione del restauro e riuso del compendio, che sarà poi seguito da altri interventi in programma come, fra tutti, quelli delle ex Casermette Francesi con finanziamenti del Ministero della Cultura. La forza e la potenza del luogo e la sua duttilità funzionale sono due aspetti complementari del ruolo che il Forte rappresenta per la collettività, il cui recupero costituisce una delle sfide più importanti per la città bipolare del prossimo futuro. Situato tra Venezia e la terraferma in una posizione strategica, il compendio di Forte Marghera occupa un’area di circa trenta ettari, assumendo una pluralità di significati e di valori per la storia delle fortificazioni militari Ottocentesche e Novecentesche di Venezia, delle quali è certamente l’espressione più straordinaria nell’ambito del Campo Trincerato. Il Forte ha costituito e ancora costituisce materia di studio e di interesse, come documentano numerosi seminari, convegni e pubblicazioni. Il Forte, per posizione, estensione, caratteristiche naturalistiche, lambito dal Canal Salso e dalla Laguna di Venezia, per le potenzialità dei suoi spazi e dei suoi bastioni e bacini d’acqua, rappresenta anche un elemento imprescindibile nella definizione delle politiche di pianificazione urbana, e di sviluppo della città. Le recenti prospettive introdotte dalle politiche di rigenerazione urbana, affiancate alle logiche di riduzione di consumo di suolo, agli obiettivi di qualità dell’architettura della convenzione di Davos e al New European Bauhaus, accrescono ancora di più le aspettative su questo luogo e l’attenzione che deve continuare a richiamare. Dopo l’esempio di rigenerazione urbana attuato a Mestre con M9, Forte Marghera rappresenta potenzialmente un’opportunità almeno pari se non di più significativa prospettiva.File | Dimensione | Formato | |
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