L’artista americano Charles Ross (1937) si è da sempre interrogato sulla geografia del luogo in cui le sue opere venivano elaborate e collocate, ma soprattutto sul loro orientamento cardinale e cosmico. A partire dalle prime esperienze pittoriche, realizzate tramite l’uso della dinamite, a cui l’autore mescolava pigmenti puri, sino all’impiego di grandi e sfaccettati solar prisms di plexiglas per catturare il movimento del Sole in interni immacolati, o al suo celebre land-formed work noto come Star Axis (1971-in corso, New Mexico, USA), Ross ha tentato di documentare visivamente e nell’esperienza cinematica del fruitore dell’opera il complesso moto dell’asse terrestre.
Charles Ross, Seki’s Nested Magic Square, 2008
De Rosa, Agostino
2023-01-01
Abstract
L’artista americano Charles Ross (1937) si è da sempre interrogato sulla geografia del luogo in cui le sue opere venivano elaborate e collocate, ma soprattutto sul loro orientamento cardinale e cosmico. A partire dalle prime esperienze pittoriche, realizzate tramite l’uso della dinamite, a cui l’autore mescolava pigmenti puri, sino all’impiego di grandi e sfaccettati solar prisms di plexiglas per catturare il movimento del Sole in interni immacolati, o al suo celebre land-formed work noto come Star Axis (1971-in corso, New Mexico, USA), Ross ha tentato di documentare visivamente e nell’esperienza cinematica del fruitore dell’opera il complesso moto dell’asse terrestre.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
SPLENDORI celesti_IMPAGINATO_FINALE_De Rosa 2.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
946.96 kB
Formato
Adobe PDF
|
946.96 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.