Il tema principale della tesi riguarda lo studio del conflitto e il tentativo di proporne un’accezione che si allontanasse dalla mera idea di guerra e violenta divisione, che siamo culturalmente soliti associare a questo termine. La ricerca sottolinea la necessità di iniziare a farsi carico del fenomeno, accettandolo come fatto relazionale che emerge dal contatto tra differenze che rifiutano di essere ridotte a un unicum omogeneo. In riferimento all’urbano, questo diverso approccio viene espresso come suggerimento a cogliere le possibilità conoscitive e il potenziale trasformativo che il conflitto potrebbe esprimere, se ci si rendesse disponibili a indagarlo invece che pensarlo solo con l’intento di porvi fine attraverso un atto risolutivo. Il tema viene esplorato, a seguito di una trattazione teorica, rifacendosi a un caso studio indagato attraverso una ricerca sul campo. Questa scelta, ha fatto emergere l’esigenza di indagare l’aspetto metodologico parallelamente al tema del conflitto, come ulteriore questione su cui soffermarsi e su cui provare a riflettere in maniera diversa rispetto alla quale si è soliti approcciarsi. In riferimento a questo aspetto viene proposta una precisa definizione di implicazione del ricercatore, da intendere come dato del lavoro, in quanto elemento che interferisce sulla scelta del tema, sull’impostazione della ricerca e sulle modalità con cui si decide di svilupparla. Nelle conclusioni vengono infine ripresi i principali temi emersi nel lavoro e vengono esplicitati gli aspetti lasciati aperti come spunti per ulteriori approfondimenti in future occasioni di ricerca.
Per un posto da chiamare casa. Villa Roth dalla rivendicazione all’autogestione / Bregozzo, NADIA SARA. - (2023 Dec 19). [10.25432/bregozzo-nadia-sara_phd2023-12-19]
Per un posto da chiamare casa. Villa Roth dalla rivendicazione all’autogestione
BREGOZZO, NADIA SARA
2023-12-19
Abstract
Il tema principale della tesi riguarda lo studio del conflitto e il tentativo di proporne un’accezione che si allontanasse dalla mera idea di guerra e violenta divisione, che siamo culturalmente soliti associare a questo termine. La ricerca sottolinea la necessità di iniziare a farsi carico del fenomeno, accettandolo come fatto relazionale che emerge dal contatto tra differenze che rifiutano di essere ridotte a un unicum omogeneo. In riferimento all’urbano, questo diverso approccio viene espresso come suggerimento a cogliere le possibilità conoscitive e il potenziale trasformativo che il conflitto potrebbe esprimere, se ci si rendesse disponibili a indagarlo invece che pensarlo solo con l’intento di porvi fine attraverso un atto risolutivo. Il tema viene esplorato, a seguito di una trattazione teorica, rifacendosi a un caso studio indagato attraverso una ricerca sul campo. Questa scelta, ha fatto emergere l’esigenza di indagare l’aspetto metodologico parallelamente al tema del conflitto, come ulteriore questione su cui soffermarsi e su cui provare a riflettere in maniera diversa rispetto alla quale si è soliti approcciarsi. In riferimento a questo aspetto viene proposta una precisa definizione di implicazione del ricercatore, da intendere come dato del lavoro, in quanto elemento che interferisce sulla scelta del tema, sull’impostazione della ricerca e sulle modalità con cui si decide di svilupparla. Nelle conclusioni vengono infine ripresi i principali temi emersi nel lavoro e vengono esplicitati gli aspetti lasciati aperti come spunti per ulteriori approfondimenti in future occasioni di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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Tipologia:
Tesi di dottorato
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