Negli anni recenti, la nozione di Big Data ha iniziato a diffondersi in modo sempre più pervasivo a tutti i livelli della cultura e della società, radicandosi nell’immaginario individuale e collettivo e attestandosi come uno dei temi centrali all’interno del dibattito scientifico contemporaneo. Gli approcci all’analisi di Big Data si strutturano secondo tre principali modalità: la prima, di natura descrittiva, volta alla documentazione di eventi trascorsi; la seconda, di impronta predittiva, volta alla prefigurazione di scenari futuri; la terza, di inclinazione prescrittiva, volta all’orientamento di specifici processi decisionali. Fra i molteplici fronti rispetto ai quali può essere interessante osservare la messa in atto di queste modalità, la dimensione urbana va senza dubbio a individuare un punto di vista privilegiato, configurandosi come un concreto banco di prova per la loro effettiva implementazione e validazione. Il presente contributo sviluppa alcune riflessioni preliminari in relazione a tali premesse, dapprima tratteggiando le specificità relative al trattamento dei Big Data in un’ottica integrata fra descrizione, predizione e prescrizione, e successivamente avanzando una lettura volta a delineare un possibile ruolo per la città di Venezia in questo panorama argomentativo.
Venezia e i Big Data: un archivio di possibili scelte
Giulia Ciliberto
2020-01-01
Abstract
Negli anni recenti, la nozione di Big Data ha iniziato a diffondersi in modo sempre più pervasivo a tutti i livelli della cultura e della società, radicandosi nell’immaginario individuale e collettivo e attestandosi come uno dei temi centrali all’interno del dibattito scientifico contemporaneo. Gli approcci all’analisi di Big Data si strutturano secondo tre principali modalità: la prima, di natura descrittiva, volta alla documentazione di eventi trascorsi; la seconda, di impronta predittiva, volta alla prefigurazione di scenari futuri; la terza, di inclinazione prescrittiva, volta all’orientamento di specifici processi decisionali. Fra i molteplici fronti rispetto ai quali può essere interessante osservare la messa in atto di queste modalità, la dimensione urbana va senza dubbio a individuare un punto di vista privilegiato, configurandosi come un concreto banco di prova per la loro effettiva implementazione e validazione. Il presente contributo sviluppa alcune riflessioni preliminari in relazione a tali premesse, dapprima tratteggiando le specificità relative al trattamento dei Big Data in un’ottica integrata fra descrizione, predizione e prescrizione, e successivamente avanzando una lettura volta a delineare un possibile ruolo per la città di Venezia in questo panorama argomentativo.File | Dimensione | Formato | |
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