Cavità. La natura selvatica agisce colonizzando. Partendo da tale presupposto, Gilles Clément nel suo saggio, Du tiers paysage, accueillir la diversité à Paris, incluso nella sezione À la découverte de la nature à Paris pubblicato Jean-Pierre Le Dantec, esplora le potenzialità della natura selvatica nei contesti urbani, attraverso gli studi e le ricerche, condotte in Francia, dall’Atelier parisien d’urbanisme (Apur), preceduto dal lavoro di Paul Jovet sotto la direzione di Jean- Baptiste Vaquin, e pubblicate nel volume Atlas de la nature à Paris. La seconda parte del saggio, affronta il tema dell’evoluzione della natura selvatica nella città di Berlino sviluppato dal professore Herbert Sukopp pioniere nel campo della urban ecology, immediatamente a ridosso della fine della seconda Guerra Mondiale, durante la Guerra Fredda. Come sostiene John Celecia, la urban ecology è stata introdotta solo alla fine della guerra fredda ma ha tra i suoi precursori Paul Jovet che fin dalla metà del ‘900 osservò che le specie esotiche spontanee colonizzarono la scena urbana europea, attraverso la presenza di numerose associazioni ed allo sviluppo delle esplorazioni. La terza parte del saggio presenta infine progetti realizzati da paesaggisti contemporanei, tra cui Michel Desvigne, Cristine Dalnoky, Mathieu Gontier.

Cavity. Wilderness Acts by Colonizing

Zampieri, Laura
2024-01-01

Abstract

Cavità. La natura selvatica agisce colonizzando. Partendo da tale presupposto, Gilles Clément nel suo saggio, Du tiers paysage, accueillir la diversité à Paris, incluso nella sezione À la découverte de la nature à Paris pubblicato Jean-Pierre Le Dantec, esplora le potenzialità della natura selvatica nei contesti urbani, attraverso gli studi e le ricerche, condotte in Francia, dall’Atelier parisien d’urbanisme (Apur), preceduto dal lavoro di Paul Jovet sotto la direzione di Jean- Baptiste Vaquin, e pubblicate nel volume Atlas de la nature à Paris. La seconda parte del saggio, affronta il tema dell’evoluzione della natura selvatica nella città di Berlino sviluppato dal professore Herbert Sukopp pioniere nel campo della urban ecology, immediatamente a ridosso della fine della seconda Guerra Mondiale, durante la Guerra Fredda. Come sostiene John Celecia, la urban ecology è stata introdotta solo alla fine della guerra fredda ma ha tra i suoi precursori Paul Jovet che fin dalla metà del ‘900 osservò che le specie esotiche spontanee colonizzarono la scena urbana europea, attraverso la presenza di numerose associazioni ed allo sviluppo delle esplorazioni. La terza parte del saggio presenta infine progetti realizzati da paesaggisti contemporanei, tra cui Michel Desvigne, Cristine Dalnoky, Mathieu Gontier.
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