Soprattutto dagli anni Novanta la corporeità dell'artista nelle pratiche performative, eventualmente tradotte in video o fotografie, è andata assumendo un carattere sempre più spesso vicino al cyborg, in cui la protesi tecnologica si comporta come un'aggiunta al corpo stesso che lo rende più potente e ne amplia i sensi, sovente in modo vicino a quanto narrato dalla letteratura fantascientifica. Il saggio esemplifica il fenomeno citando alcuni degli autori e delle opere più rilevanti in tal senso

La protesi tecnologica come forma di camouflage

VETTESE, ANGELA GIOVANNA
2010-01-01

Abstract

Soprattutto dagli anni Novanta la corporeità dell'artista nelle pratiche performative, eventualmente tradotte in video o fotografie, è andata assumendo un carattere sempre più spesso vicino al cyborg, in cui la protesi tecnologica si comporta come un'aggiunta al corpo stesso che lo rende più potente e ne amplia i sensi, sovente in modo vicino a quanto narrato dalla letteratura fantascientifica. Il saggio esemplifica il fenomeno citando alcuni degli autori e delle opere più rilevanti in tal senso
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