Scrapscapes of Resistance. Hudinilson Jr.’s Cadernos de referências and the Interplay of Design, Medium, and Culture in Scrapbooking

Scrapscapes of Resistance offers a critical analysis of the Cadernos de referências by Brazilian artist Hudinilson Jr. (1957-2013), a series of approximately 130 notebooks compiled daily over more than 30 years (circa 1981-2013) using scissors and glue. Interpreted through the lens of scrapbooking—a 19th-century practice of appropriating and organizing paper clippings and other ephemera on editorial media—the transgressive narrative flows of the Cadernos emerge as a realm of design, culture, and media resistance. The dissertation fills a gap in the comprehensive understanding of the nuanced implications embodied in the Cadernos. It delves into the material, processual, spatial, and thematic dimensions, decoding symbolic references such as the pervasive influence of the mythological figure of Narcissus on layout solutions and poetics. Additionally, it underscores the significance of collage technique, synaesthetic engagement, and strategic notions such as “amateur professionalism,” “dis-production,” and “self-design.” Expanding further, the analysis ventures into the socio-cultural milieu, examining Latin American influences and concurrent Brazilian cultural experiences resonant with Hudinilson Jr.’s techniques and sensibilities. This investigation identifies two key concepts, interversão and sacanagem, situating them culturally within the postmodernist zeitgeist. From this positioning emerges the notion of “scrapscape,” a neologism describing the dynamic and expanding universe of scraps and ephemera produced by the global mass media consumerism machine that Hudinilson Jr. absorbs, organizes, and resemantizes within the Cadernos’ double-page spreads. Leveraging the trans-geographical, -temporal, and -cultural nature of the scrapscape notion, the analysis outlines a mapping of scrapbooking in contemporary art publishing, revealing a renewed and multifaceted interest. It identifies publications arranging analogous scrapscapes within this context, unveiling recurrences such as the widespread use of scrapbooking as a tool for cultural, sexual, and political emancipation. Scrapscapes of Resistance navigates undisciplined themes and objects, bringing together various notions, disciplines, and perspectives. It rehabilitates scrapbooking as a practice of resistance and a generative tool within the realm of communication design and material and visual culture. It also offers a transversal reinterpretation of Hudinilson Jr.’s compilative practice, highlighting its potential, reverberations, peculiarities, and drifts. Ultimately, it unveils the subversive value of the Cadernos de referências, framing them as devices that challenge authorial stances and design orthodoxies, capable of questioning established notions of body, identity, and desire.

Scrapscapes of Resistance offre un’analisi critica dei Cadernos de referências dell’artista brasiliano Hudinilson Jr. (1957-2013), una serie di circa 130 taccuini compilati quotidianamente nell’arco di più di 30 anni (1981-2013 ca.), servendosi di forbici e colla. Interpretati attraverso il prisma dello scrapbooking — una pratica risalente al XIX secolo che prevede l’appropriazione e l’organizzazione di ritagli cartacei e altri ephemera su supporti editoriali — i trasgressivi flussi narrativi dei Cadernos emergono come espressione di resistenza progettuale, culturale e mediale. Tramite questa lente, la dissertazione colma una lacuna nella comprensione delle articolate ed eterogenee implicazioni progettuali dei Cadernos, esplorando la pratica di Hudinilson Jr. sotto vari aspetti: materiali, processuali, spaziali e tematici, senza trascurare i riferimenti simbolici e mitologici, come la figura di Narciso, la cui influenza è pervasiva non solo nelle doppie pagine dei Cadernos, ma in tutta la poetica dell’artista. Data questa prospettiva, assumono particolare rilevanza l’uso della tecnica del collage, il coinvolgimento sinestetico che ne deriva e alcune nozioni strategiche che l’esercizio mobilita, come “professionismo amatoriale”, “dis-produzione” e “self-design”. La ricerca si estende inoltre al contesto socio-culturale in cui Hudinilson Jr. opera, esaminando le influenze culturali latinoamericane e le esperienze artistiche brasiliane coeve, affini per caratteristiche e sensibilità. Tale indagine individua due concetti chiave, interversão e sacanagem, riconoscendo al contempo l’importanza di situarli culturalmente all’interno della temperie postmodernista. Da questo posizionamento emerge il termine “scrapscape”, un neologismo utilizzato per descrivere l’universo dinamico e in continua espansione di scarti ed ephemera prodotti dalla macchina globale del consumismo massmediatico che Hudinilson Jr. assorbe, organizza e risemantizza nei suoi Cadernos. Sfruttando la natura trans-geografica, -temporale e -culturale del concetto di scrapscape, l’analisi infine delinea una mappatura dello scrapbooking nell’editoria artistica contemporanea, riscontrando un rinnovato e sfaccettato interesse. L’identificazione di pubblicazioni che si servono di scrapscapes analoghi a quelli di Hudinilson Jr. svela ricorrenze e continuità, come l’uso diffuso dello scrapbooking come strumento di emancipazione culturale, sessuale e politica. Scrapscapes of Resistance naviga temi e oggetti indisciplinati, ponendo in dialogo diverse nozioni, saperi e discipline. Riabilita lo scrapbooking come pratica di resistenza e come strumento generativo nell’ambito del design della comunicazione e della cultura materiale e visuale. Offre parimenti una rilettura trasversale dell’esercizio compilativo di Hudinilson Jr., evidenziandone potenzialità e riverberi, peculiarità e derive. Rivela, in ultima analisi, il valore sovversivo dei Cadernos de referências, inquadrandoli come dispositivi di problematizzazione di posizioni autoriali e ortodossie progettuali capaci di mettere in discussione nozioni consolidate di corpo, identità e desiderio.