Un progetto per la trasformazione sostenibile mira a superare quei modelli che promuovono l'estrazione di risorse non rinnovabili e a conformare i luoghi come componenti attive di processi rigenerativi. Ciò è parte di un cambiamento culturale che coinvolge tanto gli stili di vita quanto l’ambiente costruito e i sistemi infrastrutturali del territorio. Un ruolo significativo è assunto proprio dai sistemi infrastrutturali in transizione da "costruzioni grigie" a "generatori verdi", dispositivi in grado di produrre spazi e connessioni tra diversi ecosistemi. Lo studio di infrastrutture verdi-blu come ambiti di integrazione tra costruito e natura, che attivano relazioni e innescano nuovi processi, fa emergere delle considerazioni utili alla ricerca di nuovi paradigmi progettuali, necessari all'integrazione di conoscenze, di pratiche e procedure, per mettere in atto la sostenibilità dell'abitare e del produrre. La transizione dal Gray al Green interpreta allora le potenzialità adattive dei sistemi infrastrutturali, mettendo in atto la ricerca di spazi che possano assumere nuove funzioni e figurazioni. In particolare si riporta qui l’attenzione su interventi capaci di conformare la transizione degli spazi "grigi", marginali e degradati, per una valorizzazione ecosistemica e paesaggistica del patrimonio costruito e in particolare di canali infrastrutturali. In vari casi si rileva una azione di infrastrutturazione inversa, che opera con riusi adattivi e specifiche alterazioni per generare suoli vivi e vegetanti, permeabili e attivi, capaci di fornire vari servizi ecosistemici.

Dal Gray al Green. Infrastrutture e paesaggi in transizione.

Vanore, M.
2024-01-01

Abstract

Un progetto per la trasformazione sostenibile mira a superare quei modelli che promuovono l'estrazione di risorse non rinnovabili e a conformare i luoghi come componenti attive di processi rigenerativi. Ciò è parte di un cambiamento culturale che coinvolge tanto gli stili di vita quanto l’ambiente costruito e i sistemi infrastrutturali del territorio. Un ruolo significativo è assunto proprio dai sistemi infrastrutturali in transizione da "costruzioni grigie" a "generatori verdi", dispositivi in grado di produrre spazi e connessioni tra diversi ecosistemi. Lo studio di infrastrutture verdi-blu come ambiti di integrazione tra costruito e natura, che attivano relazioni e innescano nuovi processi, fa emergere delle considerazioni utili alla ricerca di nuovi paradigmi progettuali, necessari all'integrazione di conoscenze, di pratiche e procedure, per mettere in atto la sostenibilità dell'abitare e del produrre. La transizione dal Gray al Green interpreta allora le potenzialità adattive dei sistemi infrastrutturali, mettendo in atto la ricerca di spazi che possano assumere nuove funzioni e figurazioni. In particolare si riporta qui l’attenzione su interventi capaci di conformare la transizione degli spazi "grigi", marginali e degradati, per una valorizzazione ecosistemica e paesaggistica del patrimonio costruito e in particolare di canali infrastrutturali. In vari casi si rileva una azione di infrastrutturazione inversa, che opera con riusi adattivi e specifiche alterazioni per generare suoli vivi e vegetanti, permeabili e attivi, capaci di fornire vari servizi ecosistemici.
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