Di Antonella Cecchi - introduzione Il testo Metodologie esplicative di analisi dei meccanismi di collasso post-sisma delle facciate delle chiese: individuazione e schematizzazione degli interventi di consolidamento e riduzione della vulnerabilità sismica scritto dall’arch. Massimiliano Furini e frutto di un’attività ampia che contempla anche l’ambito accademico. Un’attività sviluppata all’interno di un percorso di dottorato presso l’Università IUAV di Venezia, Scuola di Dottorato di Ricerca: “Dottorato in Architettura, Citta e Design”, curriculum “Innovazione per il costruire e per il patrimonio culturale”, XXXIV ciclo - 2019-2021 , del quale ho avuto il piacere di essere relatore. Piacere non solo per il risultato accademico raggiunto, che e la tesi di dottorato, ma anche piacere e soddisfazione personale, dal momento che l’arch. Furini, ora PhD (Physical doctor), ha dimostrato la capacita di combinare in modo simbiotico competenza professionale e di studioso. Come docente universitario sono consapevole che tale risultato non e facile da raggiungere, e difficile conciliare attività accademica e attività professionale, metodologie teoriche e metodi pragmatici. Il testo, qui proposto, studia alcuni edifici di culto, e propone con consapevolezza l’idea che per conservare un manufatto storico e necessaria una grande sensibilità che va dalla conoscenza del sottosuolo, alla storia e alle vicissitudini costruttive che sottendono l’attuale stato di fatto del manufatto stesso. In quest’ottica il testo proposto ha come obiettivo la proposizione di una metodologia e di uno strumento speditivo utilizzabile in ambito professionale e di ricerca per la valutazione di vulnerabilità e sicurezza di alcune facciate di edifici di culto. L’intento e di “anticipare” le verifiche in fase di attivazione del fenomeno di collasso. Gli edifici selezionati per lo studio sono situati nell’area dell’Alto Polesine di Rovigo in quanto rappresentativi delle casistiche edificatorie dei luoghi di culto del Territorio Nazionale i cui danni rilevati sono riconducibili ai tre esempi esplicativi di facciate inserite nella scheda A-DC, “Rilievo danno chiese - abaco dei meccanismi di collasso”, delle Linee Guida del MIBAC per la riduzione della vulnerabilità sismica del Patrimonio Culturale. Il riferimento e all'oratorio della Beata Vergine del Carmine a Ficarolo, alla chiesa di Sant’Antonino Martire a Ficarolo, alla chiesa di San Rocco Confessore a Calto. L’anamnesi dei casi selezionati, a partire dalla mappa delle verifiche effettuate e degli interventi di messa in sicurezza realizzati sugli edifici ecclesiastici colpiti a seguito del sisma 2012, prevede la conoscenza storica degli edifici, con particolare riferimento alle loro facciate, e alla loro evoluzione edificatoria con individuazione di alcune variabili costruttive che vengono parametrizzate. Solo un’analisi colta e raffinata, cosi come proposta in questo testo, consente un intervento consapevole sull’edificato. L’approccio proposto e legato al fatto che talvolta criteri e metodologie utilizzate pre e post eventi sismici in talune situazioni si sono dimostrate inadeguate e troppo semplicistiche rispetto ai problemi di cui si chiede una soluzione. La metodologia proposta per le facciate degli edifici ecclesiastici in muratura, Simplified Speedy Seismic assessment of masonry church FACade (S3FAC), permette una stima dell’accelerazione di collasso per le facciate in funzione delle varie combinazioni possibili di parametri geometrici e meccanici, in grado di evidenziare quali variabili maggiormente influenzano il valore dell’accelerazione di collasso. Questo consente una gerarchizzazione delle priorità nella valutazione delle variabili della facciata e guidare rilievi ed indagini sperimentali preventivi rispetto all’evento eccezionale. ≪Se vogliamo realizzare una guida per gli interventi sugli edifici storici dobbiamo limitarci ad un’area geografica ben definita […] evitare danni per i terremoti più frequenti e vittime per le massime intensità. E tutto ciò che una sana politica di prevenzione possa desiderare, e può essere ottenuto mantenendosi correttamente all’interno del lessico costruttivo che si intende conservare ≫ (in Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia, a cura di A. Giuffre, Roma, Laterza, 1993). Anticipare e prevenire conoscendo l’edificio, essendo in grado di capire la sensitività ai vari parametri. In quest’ottica il testo qui presentato può essere, nella dicotomia tra teoria e prassi, sia un testo di studio sia una guida per gli interventi ≪C'è inadeguatezza sempre più ampia, profonda e grave tra i nostri saperi disgiunti, frazionati, suddivisi in discipline e realtà o problemi sempre più polidisciplinari, trasversali, multidimensionali ≫ (Morin E., 2000).
Metodologie esplicative di analisi dei meccanismi di collasso post-sisma della facciate di edificio di culto : Individuazione e schematizzazione degli interventi di consolidamento e riduzione della vulnerabilità sismica
Massimiliano Furini
2023-01-01
Abstract
Di Antonella Cecchi - introduzione Il testo Metodologie esplicative di analisi dei meccanismi di collasso post-sisma delle facciate delle chiese: individuazione e schematizzazione degli interventi di consolidamento e riduzione della vulnerabilità sismica scritto dall’arch. Massimiliano Furini e frutto di un’attività ampia che contempla anche l’ambito accademico. Un’attività sviluppata all’interno di un percorso di dottorato presso l’Università IUAV di Venezia, Scuola di Dottorato di Ricerca: “Dottorato in Architettura, Citta e Design”, curriculum “Innovazione per il costruire e per il patrimonio culturale”, XXXIV ciclo - 2019-2021 , del quale ho avuto il piacere di essere relatore. Piacere non solo per il risultato accademico raggiunto, che e la tesi di dottorato, ma anche piacere e soddisfazione personale, dal momento che l’arch. Furini, ora PhD (Physical doctor), ha dimostrato la capacita di combinare in modo simbiotico competenza professionale e di studioso. Come docente universitario sono consapevole che tale risultato non e facile da raggiungere, e difficile conciliare attività accademica e attività professionale, metodologie teoriche e metodi pragmatici. Il testo, qui proposto, studia alcuni edifici di culto, e propone con consapevolezza l’idea che per conservare un manufatto storico e necessaria una grande sensibilità che va dalla conoscenza del sottosuolo, alla storia e alle vicissitudini costruttive che sottendono l’attuale stato di fatto del manufatto stesso. In quest’ottica il testo proposto ha come obiettivo la proposizione di una metodologia e di uno strumento speditivo utilizzabile in ambito professionale e di ricerca per la valutazione di vulnerabilità e sicurezza di alcune facciate di edifici di culto. L’intento e di “anticipare” le verifiche in fase di attivazione del fenomeno di collasso. Gli edifici selezionati per lo studio sono situati nell’area dell’Alto Polesine di Rovigo in quanto rappresentativi delle casistiche edificatorie dei luoghi di culto del Territorio Nazionale i cui danni rilevati sono riconducibili ai tre esempi esplicativi di facciate inserite nella scheda A-DC, “Rilievo danno chiese - abaco dei meccanismi di collasso”, delle Linee Guida del MIBAC per la riduzione della vulnerabilità sismica del Patrimonio Culturale. Il riferimento e all'oratorio della Beata Vergine del Carmine a Ficarolo, alla chiesa di Sant’Antonino Martire a Ficarolo, alla chiesa di San Rocco Confessore a Calto. L’anamnesi dei casi selezionati, a partire dalla mappa delle verifiche effettuate e degli interventi di messa in sicurezza realizzati sugli edifici ecclesiastici colpiti a seguito del sisma 2012, prevede la conoscenza storica degli edifici, con particolare riferimento alle loro facciate, e alla loro evoluzione edificatoria con individuazione di alcune variabili costruttive che vengono parametrizzate. Solo un’analisi colta e raffinata, cosi come proposta in questo testo, consente un intervento consapevole sull’edificato. L’approccio proposto e legato al fatto che talvolta criteri e metodologie utilizzate pre e post eventi sismici in talune situazioni si sono dimostrate inadeguate e troppo semplicistiche rispetto ai problemi di cui si chiede una soluzione. La metodologia proposta per le facciate degli edifici ecclesiastici in muratura, Simplified Speedy Seismic assessment of masonry church FACade (S3FAC), permette una stima dell’accelerazione di collasso per le facciate in funzione delle varie combinazioni possibili di parametri geometrici e meccanici, in grado di evidenziare quali variabili maggiormente influenzano il valore dell’accelerazione di collasso. Questo consente una gerarchizzazione delle priorità nella valutazione delle variabili della facciata e guidare rilievi ed indagini sperimentali preventivi rispetto all’evento eccezionale. ≪Se vogliamo realizzare una guida per gli interventi sugli edifici storici dobbiamo limitarci ad un’area geografica ben definita […] evitare danni per i terremoti più frequenti e vittime per le massime intensità. E tutto ciò che una sana politica di prevenzione possa desiderare, e può essere ottenuto mantenendosi correttamente all’interno del lessico costruttivo che si intende conservare ≫ (in Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia, a cura di A. Giuffre, Roma, Laterza, 1993). Anticipare e prevenire conoscendo l’edificio, essendo in grado di capire la sensitività ai vari parametri. In quest’ottica il testo qui presentato può essere, nella dicotomia tra teoria e prassi, sia un testo di studio sia una guida per gli interventi ≪C'è inadeguatezza sempre più ampia, profonda e grave tra i nostri saperi disgiunti, frazionati, suddivisi in discipline e realtà o problemi sempre più polidisciplinari, trasversali, multidimensionali ≫ (Morin E., 2000).File | Dimensione | Formato | |
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