Quattro condizioni nodali del territorio veneziano osservate attraverso una particolare sfaccettatura critica, quella del ‘tempo’, legata al divenire e alla temporaneità dell’agire e degli eventi: tempo acqua narra una storia ‘liquida’ tra rischio, emergenza, tecnica e conoscenza, dove l’acqua, l’elemento fisico che conferisce identità e struttura al territorio veneziano è sempre protagonista; tempo ambiente parla dei grandi interventi perilagunari, mirati alla riqualificazione della qualità delle acque fluviali e allo stoccaggio dei fanghi provenienti dallo scavo dei canali urbani e portuali: il bosco di Mestre e il vallone Moranzani; tempo politica si sofferma sulla vicenda che, con Cacciari sindaco, ha attivato il riesame del progetto delle dighe mobili, per affiancarlo a una necessaria serie di opere complementari e aggiuntive, dal rinforzo delle difese a mare di moli e litorali al riequilibrio morfologico della laguna, dal disinquinamento delle acque dolci afferenti alla gronda lagunare al sollevamento delle pavimentazioni urbane; tempo rischio racconta infine la fragilità/criticità di alcuni presupposti tecnici del sistema MoSE per la difesa della Laguna dalle acque alte all’avverarsi dell’innalzamento medio marino stimato dall’IPCC.
Tempo acqua, tempo ambiente, tempo politica, tempo rischio. Un paesaggio tra testi e tempi
Laura Zampieri
2024-01-01
Abstract
Quattro condizioni nodali del territorio veneziano osservate attraverso una particolare sfaccettatura critica, quella del ‘tempo’, legata al divenire e alla temporaneità dell’agire e degli eventi: tempo acqua narra una storia ‘liquida’ tra rischio, emergenza, tecnica e conoscenza, dove l’acqua, l’elemento fisico che conferisce identità e struttura al territorio veneziano è sempre protagonista; tempo ambiente parla dei grandi interventi perilagunari, mirati alla riqualificazione della qualità delle acque fluviali e allo stoccaggio dei fanghi provenienti dallo scavo dei canali urbani e portuali: il bosco di Mestre e il vallone Moranzani; tempo politica si sofferma sulla vicenda che, con Cacciari sindaco, ha attivato il riesame del progetto delle dighe mobili, per affiancarlo a una necessaria serie di opere complementari e aggiuntive, dal rinforzo delle difese a mare di moli e litorali al riequilibrio morfologico della laguna, dal disinquinamento delle acque dolci afferenti alla gronda lagunare al sollevamento delle pavimentazioni urbane; tempo rischio racconta infine la fragilità/criticità di alcuni presupposti tecnici del sistema MoSE per la difesa della Laguna dalle acque alte all’avverarsi dell’innalzamento medio marino stimato dall’IPCC.File | Dimensione | Formato | |
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