Atlante delle Ricostruzioni

L’Atlante delle Ricostruzioni presenta sessantaquattro città che nel recente passato sono state distrutte e ricostruite. Il metodo utilizzato per l’analisi è quello del ridisegno critico delle condizioni prima e dopo la distruzione e ricostruzione e la redazione della carta delle trasformazioni, che sovrappone i due momenti. Si tratta di una operazione comparata mai realizzata prima per un numero così significativo di casi, che permette di mettere a sistema e confrontare criticamente un insieme eterogeneo per caratteri urbani, entità e ragioni delle distruzioni e strategie progettuali di ricostruzione. L’Atlante costruisce un sistema di conoscenza oggettivo per la comprensione degli effetti dei processi di distruzione e ricostruzione sugli ambienti urbani, uno strumento necessario in un periodo in cui guerre, crisi climatica e sommovimenti sociali aumentano a dismisura i luoghi potenzialmente coinvolti in eventi estremi. La realizzazione dell’Atlante si inserisce organicamente all’interno di una serie di ricerche portate avanti dall’autore sul tema della ricostruzione e finanziate tramite rapporti consolidati con importanti istituzioni internazionali quali UNDP Regional Bureau for Arab States, Programme of Assistance of the Palestinian People, UNDP Syria, UNDP Lebanon e Governatorato di Mosul. L’impatto previsto dalla ricerca è un significativo aumento del livello di comprensione delle esperienze passate da utilizzare come base conoscitiva solida da cui partire per iniziare un dibattito, sempre più improrogabile, sulla definizione di strategie progettuali capaci di controllare attivamente le metamorfosi urbane future. L’Atlante riesce quindi a colmare un vuoto di ricerca sulla comparazione dei processi di ricostruzione tramite l’analisi critica di disegni quantitativi superando la mera interpretazione storiografica dei casi studio.