Nella sua trasversalità di ambiti, linguaggi artistici e cronologie, la Biennale di Venezia è un paradigma strategico e una sfida appassionante per chi studia la storia dell’arte e delle esposizioni. La più antica, la più attuale e la più riprodotta fra le piattaforme espositive internazionali consente, grazie alla sua dimensione di lunga durata, una prospettiva di attraversamento senza eguali nel valutare continuità e variazioni delle "temperature culturali", di volta in volta misurate sul termometro del gusto, della fortuna e della sfortuna critica, dei concetti di identità e globalizzazione, delle politiche e delle simboliche, dell'emergere e dissolversi di pratiche, tecniche, linguaggi. Raccogliendo parte dei risultati di oltre vent’anni di ricerche, il libro delinea un possibile tracciato attraverso alcuni periodi e temi-chiave che attraversano la storia della mostra veneziana: lo spazio e l’allestimento; la scrittura sulla Biennale, e la Biennale come incubatore di lessicalità; il mercato e le politiche, le ideologie e le prassi, le identità e le sclerosi. La cronologia è fissata nel contesto “sperimentale” delle prime edizioni e nel secondo dopoguerra, quando la Biennale si trova al centro di tensioni e dinamiche internazionali che il nostro presente rende drammaticamente attuali. Il volume si apre con due contributi inediti, cui seguono altri già pubblicati ma completamente aggiornati nell'apparato di notazione e nella bibliografia, a testimoniare la continuità di un personale "cantiere di ricerca". //engl version: With its interdisciplinarity across disciplines, artistic languages, and historical periods, the Venice Biennale stands as both a strategic model and a stimulating challenge for scholars of art history and exhibition studies. As the oldest and most influential international exhibition platform—one that remains highly contemporary and widely emulated—the Biennale offers an unparalleled vantage point for analyzing the evolution of "cultural climates." Drawing on over two decades of research, this book proposes a framework for exploring key moments and themes in the history of the Venetian exhibition. These include the Biennale's cultural space and "topography," its exhibition design and symbolic narratives, the critical discourse it has generated, and its role as a catalyst for artistic lexicons. The analysis also considers the interplay of the art market, politics, ideologies, and artistic practices, alongside questions of identity and institutionalization. Focus in on experimental character of the Biennale's early editions and the post-war period, when the event became a focal point of international tensions and cultural dynamics—issues that remain deeply relevant today. The volume opens with two unpublished essays, followed by others previously published but fully updated with revised notations and bibliography. Together, they represent the continuity and evolution of a personal "research workshop".
Sulla Biennale : storie da un cantiere in studio
Castellani, Francesca
2024-01-01
Abstract
Nella sua trasversalità di ambiti, linguaggi artistici e cronologie, la Biennale di Venezia è un paradigma strategico e una sfida appassionante per chi studia la storia dell’arte e delle esposizioni. La più antica, la più attuale e la più riprodotta fra le piattaforme espositive internazionali consente, grazie alla sua dimensione di lunga durata, una prospettiva di attraversamento senza eguali nel valutare continuità e variazioni delle "temperature culturali", di volta in volta misurate sul termometro del gusto, della fortuna e della sfortuna critica, dei concetti di identità e globalizzazione, delle politiche e delle simboliche, dell'emergere e dissolversi di pratiche, tecniche, linguaggi. Raccogliendo parte dei risultati di oltre vent’anni di ricerche, il libro delinea un possibile tracciato attraverso alcuni periodi e temi-chiave che attraversano la storia della mostra veneziana: lo spazio e l’allestimento; la scrittura sulla Biennale, e la Biennale come incubatore di lessicalità; il mercato e le politiche, le ideologie e le prassi, le identità e le sclerosi. La cronologia è fissata nel contesto “sperimentale” delle prime edizioni e nel secondo dopoguerra, quando la Biennale si trova al centro di tensioni e dinamiche internazionali che il nostro presente rende drammaticamente attuali. Il volume si apre con due contributi inediti, cui seguono altri già pubblicati ma completamente aggiornati nell'apparato di notazione e nella bibliografia, a testimoniare la continuità di un personale "cantiere di ricerca". //engl version: With its interdisciplinarity across disciplines, artistic languages, and historical periods, the Venice Biennale stands as both a strategic model and a stimulating challenge for scholars of art history and exhibition studies. As the oldest and most influential international exhibition platform—one that remains highly contemporary and widely emulated—the Biennale offers an unparalleled vantage point for analyzing the evolution of "cultural climates." Drawing on over two decades of research, this book proposes a framework for exploring key moments and themes in the history of the Venetian exhibition. These include the Biennale's cultural space and "topography," its exhibition design and symbolic narratives, the critical discourse it has generated, and its role as a catalyst for artistic lexicons. The analysis also considers the interplay of the art market, politics, ideologies, and artistic practices, alongside questions of identity and institutionalization. Focus in on experimental character of the Biennale's early editions and the post-war period, when the event became a focal point of international tensions and cultural dynamics—issues that remain deeply relevant today. The volume opens with two unpublished essays, followed by others previously published but fully updated with revised notations and bibliography. Together, they represent the continuity and evolution of a personal "research workshop".File | Dimensione | Formato | |
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